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Campi Flegrei, per la messa in sicurezza serviranno più di 500 milioni di euro

Bollettino dell'Osservatorio vesuviano
Bollettino dell'Osservatorio vesuviano Diritti d'autore Osservatorio Vesuviano
Diritti d'autore Osservatorio Vesuviano
Di Ilaria Cicinelli
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Dopo la nuova scossa sismica di mercoledì il governo sta studiando le misure per mettere in sicurezza l'area dei Campi Flegrei. Un lavoro che costerà più di 500 milioni, secondo le stime. Si ipotizza di stanziare fondi per aiutare i residenti che vogliano trasferirsi. Giovedì scuole chiuse a Procida

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È tornata a tremare la terra in Campania la scorsa notte, nel golfo di Pozzuoli, dopo la forte scossa di lunedì di magnitudo 4,2. Mercoledì si è registrata un'altra scossa di magnitudo 3,6 a una profondità di quattro chilometri, avvertita anche in alcuni quartieri di Napoli. 

Le famiglie più vicine all'epicentro, 46 in totale, sono state evacuate da 27 abitazioni. In via preventiva le autorità hanno deciso di chiudere le scuole a Procida.  

Lo sciame sismico dovrebbe essere terminato per il momento, ha riferito l'Osservatorio vesuviano, sede napoletana dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), nella serata di mercoledì. Sono 168 le scosse registrate dall'inizio dell'intensa attività sismica, lunedì. 

Al vaglio del governo le misure per la messa in sicurezza

"Stiamo lavorando per completare meglio nei dettagli il piano di evacuazione per il bradisismo, ma bisogna tenere conto che lì convivono tre rischi: quello bradisismico, quello sismico e quello vulcanico. Per ognuno di questi rischi bisogna predisporre un piano di allontanamento delle persone. Poi può darsi che quel piano resterà per cento anni nel cassetto, ma averlo pronto è una necessità e un dovere", ha dichiarato il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. 

Per la messa in sicurezza dell'area circostante i Campi Flegrei, dove vivono circa 80mila persone, si stima servano più di 500 milioni di euro. Il governo sta anche valutando se offrire un aiuto economico ai residenti che desiderano trasferirsi ma esclude in questo caso il ricorso al sisma bonus. La Commissione Grandi rischi si è riunita per valutare il pericolo. 

L'intenzione dell'esecutivo sarebbe vietare la costruzione di nuove abitazioni e impegnare le risorse nella zona rossa, dove ci sono 1.250 case a elevato rischio sismico e 2.750 a rischio medio.

Musumeci: "Campi Flegrei area difficile, chi ci vive lo sa", la risposta di De Luca

"Ma chi ha scelto di vivere lì sapeva che era un'area difficile, che presenta rischi. Ce ne ricordiamo solo quando la terra trema e questo è un grande limite, serve una convivenza vigile col pericolo. Se decidi di stare in quel luogo ci devi aiutare a promuovere una convivenza responsabile con una maggiore consapevolezza", ha commentato Musumeci dopo il vertice a Palazzo Chigi presieduto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

Parole che in alcuni hanno scatenato rabbia. È il caso del governatore della Campania Vincenzo De Luca, che ha risposto al ministro sottolineando che "non dobbiamo prendere in giro la gente, non dobbiamo fare demagogia. Non possiamo però neanche attribuire a chi è nato in quel territorio dei Campi Flegrei la responsabilità di essere nato lì. Sappiamo che è un territorio difficile. Qual è l'alternativa? Dobbiamo evacuare tutta l'area interessata sul Vesuvio o dai Campi Flegrei e Pozzuoli?".

Il sollevamento del suolo nei Campi Flegrei

Nell'area dei Campi Flegrei, in particolare nel nucleo storico della città di Pozzuoli, il Rione Terra, il suolo si è sollevato di 25,5 centimetri da gennaio 2023, di cui 7,5 solo nel 2024. 

Il direttore dell'Osservatorio Vesuviano Mauro di Vito ha dichiarato che "la velocità di deformazione media di 2 centimetri al mese è stabile da 40 giorni e si riflette nell'aumento di sismicità, confrontabile a quella dell'autunno scorso". 

Durante il mese di aprile 2024 nell'area sono stati registrati 1252 terremoti, secondo i dati dell'Ingv. L'86 per cento circa di questi ha registrato magnitudo inferiore a uno. Il livello di allerta resta giallo ma la situazione viene monitorata costantemente. 

132 eventi (il 10.5 per cento del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra uno e 1.9, trenta eventi (il 2.4 per cento del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra due e 2.9, e cinque eventi (lo 0.4 per cento del totale) hanno avuto una magnitudo compresa tra tre e 3.9.

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