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L'Unione europea si sente "affaticata" dalla guerra in Ucraina?

L'Unione europea si sente "affaticata" dalla guerra in Ucraina
L'Unione europea si sente "affaticata" dalla guerra in Ucraina Diritti d'autore  AP Photo Euronews
Diritti d'autore AP Photo
Di Stefan Grobe & Gianluca Martucci
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L'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri ha ammesso che le difficoltà del conflitto sono "uno degli elefanti nella stanza" delle riunioni dei ministri e dei leader a Bruxelles. Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha ammesso "gli scarsi progressi" di Kiev nella controffensiva

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L'Europa sta accusando "fatigue" nei confronti della guerra in Ucraina?

Il termine viene utilizzato negli ambienti diplomatici per indicare una condizione di insofferenza per un evento o una richiesta che si prolunga per troppo tempo. La controffensiva ucraina cominciata a giugno sembra aver raggiunto un momento di stallo. Kiev è riuscita a riconquistare il 50% dei territori che la Russia ha conquistato da febbraio 2022 con l'avvio dell'invasione su larga scala, ma la linea del fronte non si sposta da diverse settimane. 

Lo ha ammesso inconsapevolmente anche la premier italiana Giorgia Meloni vittima di uno scherzo telefonico da parte di due comici russi, uno dei quali si è spacciato per il presidente della Commissione dell'Unione africana.

Secondo l'avvocato per i diritti umani e premio Nobel 2022, Oleksandra Matviichuk, l'Occidente deve continuare a sostenere Kiev per difendere il diritto degli Stati ad autodeterminarsi e rendere il mondo più sicuro.

"Se è arrivato il momento per l'Ucraina di doversi sedere a un tavolo con Putin? A lui la pace non conviene perché il suo obiettivo è reinstaurare l'impero russo", spiega Matviichuk in un'intervista.

I mancati progressi sul terreno fanno riemergere la necessità di un altro tipo di impegno, dopo mesi caratterizzati dall'assoluta affidabilità nelle capacità militari della controffensiva ucraina. L'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli Affari esteri, Josep Borrell, ha negato la presenza di segni di insofferenza da parte dei 27 leader dei Paesi Ue. Ma ha confermato anche che quella sul futuro della guerra in Ucraina è una domanda ricorrente e una questione su cui i 27 ministri sono concentrati.

Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha invitato a guardare in maniera più ampia al significato di obiettivi militari. "I successi non si calcolano solo sui metri quadrati conquistati, ma anche sulle capacità militari acquisite", ha detto Stoltenberg, pur confessando tuttavia che sul fronte "non sono stati registrati progressi significativi".

Secondo Matviichuk il sostegno dell'Occidente non mostra tentennamenti, ma è ora di cambiare marcia. "Prima si parlava di lottare per non far fallire l'Ucraina, ora bisogna essere convinti nell'affermare che l'Ucraina deve vincere questa guerra: tra le due cose c'è una bella differenza", ha detto l'avvocato.

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