La Commissione propone una patente di guida europea digitale

Secondo i dati forniti dalla Commissione oltre 20mila persone sono morte in incidenti stradali nel 2022
Secondo i dati forniti dalla Commissione oltre 20mila persone sono morte in incidenti stradali nel 2022 Diritti d'autore Silvio Dietzel/(c) dpa-Zentralbild
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Di Sandor Zsiros
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Esami di abilitazione più focalizzati sui rischi, cooperazione transfrontaliera e tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza: obiettivo dell'esecutivo comunitario è azzerare i morti sulle strade entro il 2050

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La Commissione Europea vuole introdurre una patente di guida digitale, valida in tutti i 27 Paesi dell'Unione, con la possibilità di sostenere l'esame già a partire dai 17 anni, per poi guidare dai 18 in poi. Previsto anche un periodo di prova di due anni per i neopatentati, con un conducente accompagnatore a bordo.

Obiettivo zero morti sulle strade

"Vogliamo aggiornare i requisiti per ottenere la patente. Proponiamo che i test di guida si concentrino maggiormente sui fattori di rischio e sulla percezione del pericolo", ha spiegato in conferenza stampa la commissaria europea ai Trasporti Adina Valean.

L'obiettivo a lungo termine della Commissione è azzerare le morti sulla strada entro il 2050: un traguardo ambizioso, visto che solo lo scorso anno più di 20mila persone sono morte in incidenti stradali nei Paesi europei e il 40% degli incidenti mortali coinvolge conducenti di età inferiore ai 30 anni.

Tra le altre modifiche proposte, una valutazione più mirata dell'idoneità medica e soprattutto la tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Promossa anche la cooperazione fra i Paesi per far rispettare le infrazioni stradali commesse da conducenti stranieri e spesso nemmeno notificate. 

Per chi mette in pericolo l'incolumità altrui, dovrebbe essere previsto un divieto di circolazione a livello europeo, ha affermato la commissaria Valean.

"Se qualcuno guida in modo così pericoloso che uno Stato membro dell'Ue ritiene opportuno ritirargli la patente di guida, quella persona non dovrebbe essere autorizzata a guidare in un altro Paese dell'Ue".

Come spiega a Euronews Martin Filzen dell'European Automobile Clubs, in alcuni Paesi esistono già procedure per ottenere la patente simili a quelle che vorrebbe la Commissione. 

"L'Austria ad esempio prevede un esame di guida in più fasi per i neopatentati. E stando ai dati attuali, sempre più persone non lo superano. Vorremmo che altri Stati membri adottassero questa trafila in più fasi, in modo da aumentare la sicurezza stradale per i neopatentati, che poi sono i guidatori del futuro"

Tutti i cambiamenti proposti, tra cui anche l'applicazione transfrontaliera del codice della strada, dovranno essere approvati dagli Stati membri e del Parlamento comunitario: la strada per arrivare alla patente unica europea è ancora molto lunga.

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