Il Parlamento europeo è troppo permeabile alla corruzione

Il Parlamento europeo ha un codice di condotta per i propri membri, a giudizio di molti non abbastanza stringente
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Di Vincenzo Genovese
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Secondo l'esperto di diritto europeo Alberto Alemanno, l'Eurocamera rappresenta l'annello debole delle istituzioni comunitarie. Normare le regole sulle attività di lobby aiuterebbe a tracciare confini netti con la corruzione

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Lo scandalo che ha investito il Parlamento europeo solleva molti interrogativi sulla vulnerabilità delle istituzioni dell'Unione, troppo permeabili a indebite influenze esterne, in questo caso di uno Stato straniero.

L'anello debole

 La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito la situazione come fonte di "estrema preoccupazione": “Per noi è molto importante non solo avere regole stringenti, ma anche avere le stesse regole per tutte le istituzioni , senza nessun tipo di esenzione. Quindi è una questione di trasparenza e di chiarezza delle regole".

Secondo Alberto Alemanno, professore di diritto europeo all'École des hautes études commerciales di Parigi, proprio il Parlamento è l'anello più debole tra gli organi istituzionali.

"È l'unica istituzione che praticamente non ha regole per i propri rappresentanti e mantiene un'applicazione molto blanda delle regole etiche. Il risultato è che un quarto dei nostri rappresentanti ha altri lavori ed esposto ogni giorno a conflitti di interesse".

Per Alemanno questo influisce non solo sull'immagine del Parlamento europeo, ma anche su tutto il processo di integrazione e sugli interessi stessi dell'Unione in un momento di cambiamenti geopolitici senza precedenti.

Con una vicepresidente, un ex eurodeputato e un assistente parlamentare arrestati, l'Eurocamera dovrebbe rivedere le sue regole sulle attivita di lobbying, per evitare che sfocino in tentativi di corruzione.

La teoria e la pratica

"Sulla carta, l'Unione Europea ha un sistema di tutela dell'etica e dell'integrità abbastanza sofisticato, abbastanza avanzato", dice Alemanno. "Ma in pratica ci sono molte scappatoie, molti buchi nella rete, e questo è certamente il caso del Parlamento europeo. Si spera che questo sia un momento di resa dei conti per molti leader politici che si sono opposti, in particolare all'interno del Parlamento, all'adozione di norme piu stringenti"

Ad esempio, i membri del Parlamento non devono riferire i loro incontri con lobbisti, a meno che non siano relatori su una questione collegabile all'incontro

Il codice di condotta interno parlamentare prescrive che gli eurodeputati non possano accettare regali o benefit del valore superiore a 150 euro, che devono comunque essere consegnati al Presidente del Parlamento: una regola a quanto pare troppo facile da aggirare.

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