La protesta "algoritmica" degli ambientalisti paralizza Londra

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Di Antonio Michele Storto
La protesta "algoritmica" degli ambientalisti paralizza Londra
Diritti d'autore  REUTERS/Simon Dawson

Lo hanno chiamato "Algoritmo della rivoluzione", e a concepirlo sono stati due matematici britannici, Gail Bradbrook e Roger Hallam: i quali hanno ad esempio scoperto che mille arresti di persone pacifiche è il numero oltre il quale un governo democratico non puo piu ignorare una protesta. Cosi si spiegano le azioni pacifiche di sabotaggio e ostruzionismo che negli ultimi giorni il gruppo ambientalista Exctinction rebellion ha portato in giro per Londra: in molti hanno bloccato stazioni ferroviarie - l'ultima quella di Canary Warf - mentre altri si sono incatenati agli ingressi del London Stock exchange, la borsa londinese.

E quando il numero degli arresti è arrivato a 900 - tra loro anche l'ex campione olimpico Etienne Stott, 39 anni, che aveva tenuto un comizio sul tetto di un autobus mentre bloccava il ponte di Waterloo  - il sindaco laburista Sadiq Khan ha dovuto iniziare un dialogo col gruppo, che chiede una drastica revisione delle politiche per il cambiamento climatico. Domenica, Khan si è detto "vicino alle ragioni dei manifestanti", chiedendo però la cessazione immediata della protesta. Ma il gruppo mira a strappare almeno qualche impegno concreto sulle politiche di contenimento dell'inquinamento in città, che per ora non sono arrivate. 

Exctinction rebellion è stato fondato un anno fa,nell'ambiente accademico londinese. L'algoritmo è stato concepito analizzando i fattori di successo e insuccesso nelle proteste sociali dell'ultimo secolo. Bradbrook e Hallam, i due matematici che lo hanno concepito, raccontano di aver avuto l'idea dopo aver assunto allucinogeni in Costa Rica