In che modo i comuni francesi sul mare stanno gestendo l'erosione costiera?

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Di Jeremy Wilks
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126 città e villaggi sul mare dovranno aggiornare le loro leggi urbanistiche. Il governo francese finanzierà alcune delle misure di adattamento. "È importante agire per tempo", dice il sindado di Plougonvelin, piccolo comune costiero della Bretagna.

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Il mese scorso il governo francese ha pubblicato una mappa di 126 città e villaggi sul mare che dovranno aggiornare le loro leggi urbanistiche a causa dell'erosione costiera. Un problema aggravato dall'accelerazione dell'innalzamento del livello del mare a causa dei cambiamenti climatici.

Cosa significa per le comunità in prima linea? Ne abbiamo parlato con Bertrand Audren, sindaco di Plougonvelin, in Bretagna, per saperne di più. Quando si tratta di cambiamenti climatici, è necessario pianificare in anticipo. Il sindaco di Plougonvelin ha chiesto di essere inserito nella lista del governo francese per ridisegnare la mappa urbanistica.

"Prendendo questa decisione si evita che tra 30-40-50 anni alcune persone si trovino di fronte all'erosione della falesia, che potrebbe mettere in pericolo le loro abitazioni - dice Audren -. Per questo motivo è importante che le persone si preparino". Nei prossimi sei mesi gli esperti decideranno quali zone del villaggio sono a rischio, e il governo contribuirà a finanziare le misure di adattamento. Il sindaco sta già testando alcune difese naturali.

"Abbiamo messo alcune barriere, dei picchetti con piante come l'erba marram per evitare che la sabbia vada persa - dice Audren -. In questo modo stiamo cercando di ricreare delle dune". Dal 1993 il livello medio del mare è aumentato di 9 centimetri a livello globale: oggi cresce di oltre 4 millimetri all'anno.

Agire su due fronti per affrontare l'innalzamento del livello del mare

Secondo Gonéri Le Cozannet, collaboratore del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), è urgente agire su due fronti. "Il primo è quello di limitare il cambiamento - dice Le Cozannet -. Il secondo è quello di adattarsi, proteggendo, trasferendo o evitando di costruire in aree basse per limitare effettivamente l'impatto dell'innalzamento del livello del mare".

Stando ai ricercatori entro la fine del secolo le comunità costiere dovranno essere pronte ad affrontare le mareggiate amplificate dall'innalzamento del mare. "Eventi rari come le inondazioni costiere che oggi potrebbero verificarsi una volta ogni 100 anni, in futuro si verificheranno una volta all'anno", dice Alisee Chaigneau, dottoranda del Centro nazionale di ricerche meteorologiche francese.

A Plougonvelin la parete rocciosa perde diversi centimetri all'anno. La mappa urbanistica dovrà essere rivista a fondo, ma il sindaco non è troppo preoccupato. "Certo, dobbiamo fare attenzione ed essere prudenti. Ma la situazione non è così disastrosa".

I dati di maggio sulle temperature

Stando agli ultimi dati del servizio sui cambiamenti climatici di Copernicus lo scorso maggio a livello globale è stato il quinto più caldo mai registrato, con temperature di 0,3 gradi sopra la media 1991-2020. In Europa è stato un mese eccezionale in gran parte del continente: la Francia ha avuto il maggio più caldo mai registrato, con temperature medie di 3 gradi sopra la norma. Ci sono state ondate di calore anche in Spagna e Portogallo.

Copernicus Climate Change Service
A livello globale le temperature a maggio 2022 sono state di 0,3 gradi superiori alla mediaCopernicus Climate Change Service

Nell'Europa orientale i venti da nord-ovest hanno mantenuto le temperature ben al di sotto della media. A livello globale ha fatto più caldo della media in un'ampia fascia che attraversa Asia centrale e Siberia. Nel Pacifico orientale continua il fenomeno de La Niña. Questa massa di acqua più fredda è collegata ad alcuni degli eventi climatici estremi che abbiamo visto negli ultimi mesi, dalle forti piogge in Australia alla siccità negli Stati Uniti occidentali.

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