Lo stabilimento di Bruxelles, situato a Forest, produce il Suv Q8 e-tron, il suo modello di punta. Dal 2025 smetterà di essere assemblato qui. Incertezza sul futuro dello stabilimento, a rischio tremila posti di lavoro
I sindacati sono rimasti sorpresi dopo che l'Audi di Bruxelles ha confermato che non è prevista la produzione del suo modello di punta nello stabilimento di Forest a Bruxelles oltre il 2025.
Il sito belga produce un'auto elettrica di alta gamma, il Suv Q8 e-tron. Tuttavia, il calo della domanda e gli alti costi di produzione hanno lasciato il destino dello stabilimento in mani incerte.
Sono a rischio oltre tremila posti di lavoro diretti e diverse centinaia di subappaltatori.
Al vaglio le possibilità per salvare lo stabilimento Audi
Il personale dell'impianto non è tornato al lavoro mercoledì mattina, come previsto, e i sindacati ritengono che il progetto di interrompere la produzione del modello di auto possa significare la fine della fabbrica.
Joaquin Malpica, che lavora come subappaltatore della logistica presso l'impianto dal 2006, ha dichiarato: “Sono arrabbiato per tutto quello che sta succedendo, arrabbiato per la decisione di chiudere il sito. Se solo ci fossero alternative per mantenere il sito, ma non ci crediamo”.
Il portavoce di Audi Bruxelles, Peter D'Hoore, ha dichiarato che non è detto che la fabbrica chiuda.
“Ci sono ancora diverse possibilità. Una di queste possibilità, ad esempio, è che stiamo cercando di integrare alcuni progetti che possono essere integrati qui nel nostro sito. Per fare un esempio: potremmo pensare di produrre pezzi per altri stabilimenti”, ha detto D'Hoore.
A luglio, Audi Bruxelles ha annunciato l'intenzione di ristrutturare il sito di Bruxelles, che impiega oltre tremila persone, citando una minore domanda per i Suv che produce e “sfide strutturali di lunga data”.
Volkswagen verso la chiusura di diversi stabilimenti in Germania
La casa tedesca Volkswagen, che controlla il marchio Audi, è il principale produttore di automobili in Europa. Questa settimana l'azienda ha annunciato che sta valutando la possibilità di chiudere diversi stabilimenti in Germania per la prima volta nei suoi 87 anni di storia.
La decisione fa parte di un piano di risparmio, in quanto l'azienda si trova ad affrontare una concorrenza più agguerrita da parte dei paesi extraeuropei. L'amministratore delegato della Volkswagen, Oliver Blume, ha dichiarato che “nuovi operatori stanno entrando in Europa. La Germania come sede commerciale sta perdendo terreno in termini di competitività”.
Il 17 settembre i sindacati dello stabilimento di Bruxelles riceveranno ulteriori informazioni sui progetti alternativi per il sito, compresa una panoramica dei potenziali acquirenti.