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Tim Walz sarà vice-presidente degli Usa se Kamala Harris vincerà le elezioni

Il governatore del Minnesota Tim Waltz e Kamala Harris
Il governatore del Minnesota Tim Waltz e Kamala Harris Diritti d'autore Matt Rourke/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
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Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La candidata democratica alle elezioni presidenziali del prossimo novembre ha ufficialmente scelto come suo vice il governatore del Minnesota Tim Walz. Dall'annuncio della candidatura Harris ha recuperato punti nei sondaggi rispetto a Trump

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Il governatore del Minnesota Tim Walz ricoprirà il ruolo di vice-presidente degli Stati Uniti, in caso di vittoria della candidata democratica alle elezioni presidenziali Usa, Kamala Harris. Walz, 60 anni, ex docente di geografia e scienze sociali ed ex membro della Guardia nazionale, è al suo secondo mandato alla guida dello Stato del Midwest, considerato tra quelli cruciali per l'esito delle elezioni.

Walz: "Non potrei essere più orgoglioso"

La presentazione ufficiale si è tenuta nella serata di martedì a Philadelphia, in Pennsylvania. "Non potrei essere più orgoglioso", ha dichiarato l'esponente democratico, che ha ringraziato Harris "per la fiducia riposta in me, ma ancor di più per aver riportato un'atmosfera di gioia". Walz si è quindi detto entusiasta del cammino che lo attende al fianco della candidata presidente e non ha risparmiato critiche a Donald Trump, che a suo avviso "fa solo i suoi interessi, non quelli degli americani".

L'annuncio arriva due settimane prima della Convention nazionale democratica di Chicago, dove Harris accetterà formalmente la nomina a candidata presidenziale del partito.

Da quando il 21 luglio il presidente in carica Joe Biden ha abbandonato la sua corsa alla rielezione e ha immediatamente appoggiato la candidata come suo successore, Harris ha ricevuto un'accoglienza inaspettatamente euforica da parte degli elettori di orientamento democratico.

Mesi di sondaggi e di raccolta fondi senza grandi risultati, sotto Biden, hanno lasciato il posto a un'impennata su entrambi i fronti. Harris è ora in testa o a pari merito con l'ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump nella maggior parte dei sondaggi nazionali e degli swing state, e la sua campagna ha raccolto somme record nei primi quindici giorni.

Dei 310 milioni di dollari (284 milioni di euro) raccolti a luglio, 200 milioni di dollari (183 milioni di euro) sono stati donati nella settimana successiva all'annuncio della sua candidatura.

Nel frattempo, Trump e i suoi colleghi repubblicani hanno faticato a formulare un messaggio coerente contro Harris.

Mentre molti dei sostenitori dell'ex presidente hanno cercato di incolparla per la politica dell'amministrazione Biden sul confine tra Stati Uniti e Messico, lo stesso Trump ha scatenato un putiferio con osservazioni in cui ha accusato la vicepresidente di "essere diventata nera" e di aver cambiato identità all'improvviso.

Anche il suo vice scelto, il senatore dell'Ohio James David Vance, ha suscitato indignazione per le sue osservazioni passate sulle donne, in particolare per un'intervista riemersa in cui incolpava coloro che non crescono i figli per il presunto declino demografico degli Stati Uniti.

"Siamo effettivamente gestiti in questo Paese, attraverso i Democratici, attraverso i nostri oligarchi aziendali, da un gruppo di donne senza figli che sono infelici per le loro vite e per le scelte che hanno fatto", ha detto Vance a Fox News nel 2021, "e quindi vogliono rendere infelice anche il resto del Paese".

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