EventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Attentato a Donald Trump, le teorie cospirative e le fake news da milioni di visualizzazioni

Donald Trump
Donald Trump Diritti d'autore Gene J. Puskar/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Gene J. Puskar/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Già dalle prime ore dopo l'attentato a Donald Trump di sabato scorso, i social sono stati inondati dalle più diverse teorie del complotto sui responsabili di quanto accaduto: dal cosiddetto "Deep State", agli Antifa e i servizi segreti, fino alla lobby ebraica e al cronista italiano Marco Violi

PUBBLICITÀ

Ad un giorno dall'attentato a Donald Trump, avvenuto sabato scorso nel pieno del comizio elettorale che stava tenendo a Butler in Pennsylvania, hanno iniziato a diventare virali diverse teorie cospirative e fake news su quanto accaduto.

Tutte notizie già smentite o che non reggono le prove dei fatti, ma che si diffondono velocemente sul web a livello mondiale, alimentando ulteriormente l'odio in una campagna elettorale già tesa. "Gli episodi di violenza politica generano teorie cospirative e false narrazioni perché le persone cercano di manipolare l'evento per adattarlo alle loro convinzioni", ha spiegato al Washington Post Megan Squire, vicedirettrice per l'analisi dei dati presso il Southern Poverty Law Center's Intelligence Project.

I dettagli riguardo alle dinamiche e all'attentatore, il ventenne Thomas Matthew Crooks, sono pochi e non del tutto chiari. Nel mezzo di questo vuoto informativo, le piattaforme social stanno venendo inondate dalle più disparate e infondate teorie: sembra che ognuno possa scegliere di costruire la propria realtà dei fatti.

Mentre il movente della sparatoria resta ignoto e l'Fbi ha avviato un'indagine, sono diventati virali dei video dove l'attentatore Thomas Matthew Crooks si presenta e aggiunge "Odio i Repubblicani, odio Trump e indovinate un po'? Avete preso il ragazzo sbagliato".

BBC Verify, che utilizza tecniche investigative e di intelligence open source per individuare la disinformazione online, ha riferito però che l'uomo nei video non è il tiratore. I filmati non sembrano essere stati generati dall'AI.

In generale, l'episodio ha dimostrato quanto la disinformazione rappresenti un terreno fertile per il rapido diffondersi di false narrazioniin un mondo della politica dominato dalla violenza.

Mark Violets, il presunto attentatore di Trump

Prima che venisse identificato l'attentatore, le prime fake news ad essere uscite riguardavano proprio l'identità di chi avesse sparato.

Tra le numerose ipotesi che sono state formulate, quella diffusa più rapidamente e in maniera virale ha come protagonista Marco Violi, direttore di Romagiallorossa.

Poche ore dopo la sparatoria, alcuni account X hanno riportato la foto del presunto autore dell'attentato e il nome: l'antifascista Mark Violets. In pochissimo tempo le visualizzazioni hanno superato i due milioni, ma si trattava di una bufala.

"Sono stato svegliato nel cuore della notte (alle 2 di notte in Italia per la precisione) dalle numerose notifiche che ho ricevuto su Instagram e su X. Mi trovo in Italia, sono a Roma e non avevo la minima idea di quello che fosse successo" chiarisce Violi, smentendo categoricamente la notizia. Aggiunge, inoltre, che sporgerà denuncia.

Tutto è nato da un tweet di @Moussolinho, account ora disattivato, che fa parte del cosiddetto "Twitter calcio", una bolla di utenti che commentano le partite su X e che da tempo hanno preso di mira il cronista romano.

Il post è stato subito condiviso da altri profili popolari in America, tra cui Wall Street Silver, diventando virale. Un'informazione falsa, nata da uno scherzo, ma che ha trovato spazio anche nei siti di grandi media internazionali che l'hanno presa e rilanciata senza le dovute verifiche.

L'estrema destra e la sinistra americane si accusano a vicenda

Le frange politiche sia di sinistra che dell'estrema destra hanno colto l'occasione per creare la loro narrazione, polarizzandosi ulteriormente e diffondendo informazioni prive di fondamento.

Nelle ore successive all'episodio, a dominare le tendenze su X è la parola "staged", "inscenato". Migliaia di persone hanno condiviso notizie che affermavano che la sparatoria fosse stata messa in scena appositamente dai sostenitori di Trump.

Secondo una delle teorie cospirative che ha avuto più seguito, gli spari provenivano da una pistola a pallini o da una "pistola fantasma" costruita con parti stampate in 3D.

PUBBLICITÀ

"Sembra una vera e propria messinscena", si legge in un post su X da un milione di visualizzazioni. "Nessuno tra la folla corre o si fa prendere dal panico. Nessuno tra la folla ha sentito una vera pistola. Non mi fido. Non mi fido di lui".

Nemmeno i primi filmati che hanno iniziato a circolare dall'interno del comizio, dove emerge chiaramente il panico dei presenti, sono riusciti a interrompere il moltiplicarsi di queste teorie. Alcuni sono arrivati a sostenere che la foto di Trump sanguinante con il pugno alzato fosse "dannatamente perfetta". Troppo perfetta per essere reale.

La maggior parte di queste speculazioni proviene dalla sinistra americana, che ha creato o si è appropriata di queste narrazioni per sostenere che tutto ciò servisse al candidato repubblicano per alzare i dati dei sondaggi, che erano in calo.

I blog di sinistra hanno accusato apertamente Trump e gli altri tycoon, i magnati dell'industria, di aver inscenato un'operazione "false flag", cioè costruita ad arte.

PUBBLICITÀ

Le piattaforme di estrema destra, invece, hanno accusato principalmente il "Deep State", l'intero apparato statale, e il movimento antifascista Antifa. Joe Biden e i democratici sono stati incolpati di essere i mandanti dell'attentato a sfondo politico contro il candidato rivale alle prossime presidenziali.

Il rappresentante della Georgia, Mike Collins, ha postato su X: "Joe Biden ha mandato gli ordini", arrivando a oltre 4 milioni di visualizzazioni.

Gli estremisti di QAnon sulle piattaforme criptate hanno assunto toni molto più violenti, legati alla teoria del complotto secondo la quale Trump sta conducendo una guerra segreta contro una coalizione oscura di servizi di sicurezza e di intelligence. C'è anche chi arriva a sostenere che si tratti di demoni veri e propri. "Questo è il prezzo che si paga quando si abbatte l'élite dei pedofili satanici" si legge in un post di X. Il fenomeno è stato chiamato "BlueAnon" e si riferisce alle teorie cospirative liberali online e agli influencer che si occupano di diffonderle.

L'episodio è stato preso dall'estrema destra, poi, come pretesto per inneggiare alla guerra civile. "Vogliono una guerra civile. Dobbiamo vincere", ha scritto Jackson Lahmeyer, il capo del gruppo di estrema destra Pastors for Trump con sede in Oklahoma, in un'e-mail inviata agli abbonati un paio d'ore dopo l'incidente.

PUBBLICITÀ

L'account di destra Il Donaldo Trumpo ha postato una foto di John F. Kennedy del giorno del suo assassinio con la didascalia "Non oggi, Stato profondo!!!".

Diversi account di suprematisti bianchi hanno poi sostenuto che l'attentato fosse da attribuire alla "lobby ebraica".

I servizi segreti nel mirino

Non sono mancate poi le numerose teorie che hanno messo in dubbio il ruolo dei servizi segreti nell'accaduto.

Molte personalità rilevanti, tra le quali spicca Elon Musk, hanno insinuato che i servizi segreti avessero architettato l'attacco. Il proprietario di X ha usato i social per accusare i Servizi segreti di incompetenza o addirittura di coinvolgimento intenzionale.

PUBBLICITÀ

Sono stati numerosi i filmati e le immagini che hanno invaso le piattaforme con la didascalia che affermava come fosse evidente che l'attacco fosse stato organizzato dall'interno.

Alcuni sono arrivati a sostenere che la colpa della sparatoria sia da attribuire ai tentativi dei servizi segreti di includere più donne e minoranze. In particolare un ex agente, Dan Bongino, ha chiesto le dimissioni della direttrice dei servizi segreti Kim Cheatle, dicendo che era stata avvertita della situazione e ha ignorato gli avvertimenti.

Gli esperti della disinformazione hanno esortato il pubblico a non condividere online informazioni false o non confermate.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Trump alla convention repubblicana a Milwaukee con l'orecchio fasciato: ufficiale la sua candidatura

Chi è J.D. Vance, il senatore dell'Ohio scelto da Trump come suo vice alle elezioni Usa 2024

Donald Trump è a Milwaukee per la convention repubblicana, Biden: "No ad atti di violenza"