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Gli Obama infiammano la convention dei democratici Usa, Barack su Kamala Harris: "Yes she can"

L'ex presidente Barack Obama abbraccia la moglie, l'ex first lady Michelle Obama, durante la Convention nazionale democratica a Chicago, 20 agosto 2024
L'ex presidente Barack Obama abbraccia la moglie, l'ex first lady Michelle Obama, durante la Convention nazionale democratica a Chicago, 20 agosto 2024 Diritti d'autore Morry Gash/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Morry Gash/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Michela Morsa
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Sia l'ex presidente che l'ex first lady hanno tenuto un acclamato discorso sul palco dello United center di Chicago parlando di speranza. E Barack Obama è tornato a usare l'iconico slogan della sua campagna presidenziale per promuovere la vicepresidente candidata

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Martedì gli Obama hanno infiammato la seconda giornata della Convention nazionale democratica. L'ex coppia presidenziale ha conquistato le decine di migliaia di persone stipate nello United center di Chicago con due discorsi centrati sul concetto di speranza.

Michelle e Barack, saliti sul palco uno dopo l'altro, hanno contrapposto gli Stati Uniti di Kamala Harris - ottimisti, diversificati, plurali, aperti, compassionevoli - a quelli oscuri, divisi e intrisi d'odio di Donald Trump.

"Yes she can", ha detto l'ex presidente, dedicando alla vicepresidente candidata l'iconico slogan che lo ha portato alla vittoria nel 2008, subito adottato dalla folla.

"Siamo pronti per la presidente Kamala Harris. È una persona che ha passato la vita a lottare per le persone che hanno bisogno di una voce", ha sottolineato Obama tra gli applausi. "Non abbiamo bisogno di altri quattro anni di caos", ha poi detto attaccando Trump. "Abbiamo visto quel film e il sequel di solito è peggiore", ha incalzato.

Il discorso di Michelle Obama è stato acclamato quanto se non di più di quello del marito. "Qualcosa di magico sta accadendo non solo in questo stadio ma fuori da qui. La speranza sta tornando", ha detto l'ex first lady definendo Harris "la mia ragazza".

"È più che pronta a diventare presidente. È una delle persone più qualificate ed esperte che hanno corso per la presidenza ed è quella che ha più dignità", ha sottolineato. Anche lei non ha risparmiato attacchi al candidato repubblicano. "Chi glielo dice che il lavoro che che vuole adesso è un 'lavoro da neri'", ha detto, rievocando le frasi razziste dell'ex presidente.

Michele Obama ha parlato sì di speranza, ma ha anche invitato i democratici ad agire, a spendersi per l'elezione di Harris, a difendere la candidata dagli attacchi repubblicani. "Non è il momento di sedersi e lamentarsi, ma di agire. Non sarà facile, quindi uscite e fate qualcosa", ha detto l'ex first lady. "Abbiamo solo due mesi e mezzo. È tutto nelle nostre mani, abbiamo il potere di sposare la speranza con l'azione".

Prima degli Obama era salito sul palco Doug Emhoff, il second gentleman, titolo assegnatogli in quanto marito della vicepresidente Usa. "Kamala è una guerriera gioiosa. Sta facendo per il suo Paese quello che ha sempre fatto per le persone che ama. La sua passione andrà a beneficio di tutti noi quando sarà la nostra presidente", ha detto colui che potrebbe diventare anche il primo first gentleman nella storia statunitense.

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