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Occhio per occhio, dazio per dazio: tocca alla Cina sui prodotti lattiero-caseari dell'Ue

Un addetto al controllo qualità ispeziona una forma di Parmigiano Reggiano a Noceto, Parma, Italia, martedì 8 ottobre 2019.
Un addetto al controllo qualità ispeziona una forma di Parmigiano Reggiano a Noceto, Parma, Italia, martedì 8 ottobre 2019. Diritti d'autore Antonio Calanni/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Antonio Calanni/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Di Mared Gwyn JonesStefania De Michele
Pubblicato il
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

L'indagine cinese antisovvenzioni è vista come una risposta alle tariffe dell'Ue sui veicoli elettrici importati dalla Cina

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La Cina ha avviato un'indagine antisovvenzionisui prodotti lattiero-caseari importati dall'Unione europea, ha dichiarato il Ministero del Commercio cinese in un comunicato di mercoledì: un ulteriore segnale dell'inasprimento del conflitto commerciale tra Bruxelles e Pechino.

L'indagine - richiesta da due gruppi industriali sostenuti dallo Stato - è stata discussa durante la consultazione con la Commissione europea il 14 agosto, si legge nel comunicato. Dovrebbe concludersi entro 12 mesi, ma potrebbe essere estesa per altri sei.

Anche la Cina promette dazi

La valutazione riguarderà le sovvenzioni dell'Ue per la produzione di formaggio fresco e fuso, formaggio blu e altri prodotti a base di formaggio, latte e panna. Il ministero cinese ha dichiarato che saranno oggetto di indagine 20 programmi di sovvenzione in otto Stati membri - Austria, Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Finlandia, Irlanda, Italia e Romania.

Questi includono alcune misure attivate nell'ambito della Politica Agricola Comune (PAC) dell'Ue.

Le tariffe Ue sui veicoli elettrici importati dalla Cina

La decisione cinese arriva meno di 24 ore dopo che l'esecutivo dell'Ue ha segnalato l'intenzione di imporre tariffe definitive fino al 36,3% sulle importazioni di veicoli elettrici (BEV) prodotti in Cina, a seguito di un'indagine antisussidi durata nove mesi.

L'indagine ha rivelato che Pechino stava pompando generosi sussidi lungo l'intera catena del valore dei BEV, dando alle aziende cinesi un vantaggio sleale e minacciando di soffocare l'industria dell'Ue, sgonfiando artificialmente i prezzi.

L'Unione europea sta anche indagando sull'impatto potenzialmente dannoso dei sussidi cinesi ai produttori di turbine eoliche e pannelli solari sull'industria dei 27 Paesi.

Sul fronte opposto, Pechino ha già avviato indagini antidumping su carne di maiale, liquori e prodotti chimici dell'Ue, nonché un'indagine sugli appalti pubblici di dispositivi medici.

"Prendiamo atto della decisione cinese"

Il portavoce della Commissione Olof Gill ha "preso atto" della decisione del governo cinese in una dichiarazione condivisa con Euronews.

"La Commissione analizzerà ora la richiesta e seguirà il procedimento molto da vicino, in coordinamento con l'industria dell'Ue e gli Stati membri", ha aggiunto Gill.

"La Commissione difenderà con fermezza gli interessi dell'industria lattiero-casearia e della Politica Agricola Comune, e interverrà se necessario per garantire che l'indagine sia pienamente conforme alle norme dell'OMC".

Borrell mette in guardia dal "confronto sistematico".

Martedì scorso, l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, ha dichiarato che il blocco dovrebbe evitare un "confronto sistematico" con la Cina, dato che le tensioni commerciali tra le due parti minacciano di riversarsi su di essa.

"I nostri sistemi politici sono diversi, ma questo non dovrebbe portare a una rivalità sistematica e permanente", ha dichiarato Borrell, intervenendo alla conferenza annuale "Quo Vadis Europa?" nella città spagnola di Santander. "Non è nel nostro interesse".

Borrell, che in autunno si dimetterà dopo cinque anni alla guida del braccio diplomatico dell'Ue, ha però anche detto che una guerra commerciale tra la Cina e altre potenze mondiali potrebbe essere inevitabile.

Non abbiamo alcun interesse a far scoppiare una guerra commerciale nel mondo. Tuttavia è possibile che questa (... ) sia inevitabile. È nella logica delle cose
Josep Borrell
Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue

Ha anche indicato che gli interessi dell'Europa non coincideranno sempre con quelli degli Stati Uniti e ha esortato il blocco a essere più pronto a fare le cose a modo suo. "Quando (gli Stati Uniti) adottano misure commerciali contro la Cina - perché lo fanno - non ci chiedono se ci conviene o meno (in Europa)", ha detto Borrell.

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"Quando vietano l'importazione di auto cinesi o impongono tariffe dissuasive, non si chiedono dove andranno queste auto cinesi che non andranno negli Stati Uniti. Dove andranno? In quale altro mercato possono andare? Naturalmente verso il mercato europeo, e questo crea un problema di competitività per la nostra industria", ha aggiunto.

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