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Polonia, Tusk: "Arrestati dodici sabotatori controllati dalla Russia"

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Polonia Diritti d'autore AP Photo/Sergei Grits
Diritti d'autore AP Photo/Sergei Grits
Di euronews
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Tra le accuse pestaggi e incendi dolosi. Si tratta di cittadini polacchi, bielorussi e ucraini e i loro piani riguardavano anche Lettonia, Lituana e forse Svezia. Tusk e annuncia indagine internazionale e apre una nuova commissione d'inchiesta sulle influenze russe

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Nella notte altre tre persone, oltre alle nove già detenute il 21 maggio, sono state arrestate in Polonia con l'accusa di aver compiuto attacchi di sabotaggio ordinati dalla Russia. Lo ha detto il primo ministro polacco Donald Tusk che in precedenza aveva parlato all'emittente Tvn24.

"Sono accusati di coinvolgimento diretto in attacchi di sabotaggio in Polonia su richiesta dei servizi russi", ha detto Tusk, specificando che gli arrestati sono mercenari o membri della malavita e includono cittadini di Polonia, Ucraina e Bielorussia.

Tra gli atti di cui sono accusati i sospettati si annoverano "pestaggi, incendi dolosi e tentati incendi dolosi". Le persone arrestate potrebbero "essere collegate a un incendio doloso avvenuto in Polonia", ha dichiarato il primo ministro polacco.

I piani non riguardavano solo la Polonia ma anche la Lituania, la Lettonia e forse la Svezia. Tra gli esempi citati da Tusk, che ha annunciato un'indagine internazionale, il tentativo di incendiare una fabbrica di vernici a Wroclaw, nell'ovest del Paese, e un centro Ikea in Lituania. Nei prossimi giorni, ha aggiunto, ci sarà una campagna di informazione pubblica sul tema.

Il primo ministro ha poi sottolineato come "oggi l'obiettivo di Putin non è solo quello di destabilizzare l'Europa, ma anche una guerra politica per il Parlamento europeo. Un elemento molto importante per la sicurezza della Polonia è il mantenimento dell'unità europea".

Una nuova commissione per indagare l'influenza russa in Polonia

Per chiarire i dubbi sulla portata dell'influenza russa nel Paese negli ultimi due decenni Varsavia ha deciso di istituire una nuova commissione di inchiesta.

A coordinarla sarà il capo del servizio di controspionaggio del Paese, il generale Jaroslaw Strozyk, e tra i suoi membri non ci sarà nessun esponente politico ma piuttosto esperti, professionisti e figure tecniche, secondo quanto annunciato da Tusk.

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