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Egitto contro Israele per genocidio alla Corte di giustizia: superati 35mila morti a Gaza

Israele ha ordinato altre evacuazioni nella città di Rafah che intende prendere in un'offensiva finale contro Hamas
Israele ha ordinato altre evacuazioni nella città di Rafah che intende prendere in un'offensiva finale contro Hamas Diritti d'autore Tsafrir Abayov/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
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Di Gabriele Barbati
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In una mossa diplomatica a sorpresa l'Egitto si associa alla causa del Sudafrica contro Israele per genocidio dei palestinesi alla Corte internazionale di giustizia. Per gli Usa oltre alle armi, a Israele serve un piano per il futuro della Striscia senza Hamas

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L'Egitto si unirà alla causa intentata dal Sudafrica contro Israele presso la Corte internazionale di giustizia (Cig) con l'accusa di stare compiendo un genocidio dei palestinesi nella Striscia di Gaza.

Nella prima fase del procedimento aperto a gennaio a L'Aia, la Cig ha ritenuto plausibile che sia in corso un genocidio ai danni dei palestinesi e ha ordinato Israele di mettere in atto misure di prevenzione sulla base della Convenzione contro il genocidio di cui è firmtario.

Egitto accusa Israele: "Pratiche sistematiche contro il popolo palestinese"

L'Egitto ha preso questa decisione “alla luce della gravità e della portata degli attacchi israeliani contro i civili palestinesi nella Striscia di Gaza e della continua perpetrazione di pratiche sistematiche contro il popolo palestinese, tra cui l'attacco diretto ai civili e la distruzione delle infrastrutture nella Striscia”, si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri del Cairo riportata domenica da Al Jazeera. 

مصر تعلن اعتزامها التدخل دعماً لدعوى جنوب أفريقيا ضد إسرائيل أمام محكمة العدل الدولية ————————— أعلنت جمهورية مصر...

Posted by ‎الصفحة الرسمية لوزارة الخارجية المصرية‎ on Sunday, May 12, 2024

Nella sua presa di posizione, il governo egiziano chiede anche a Israele di rispettare i suoi obblighi in quanto potenza occupante e di attuare le misure provvisorie emesse dalla Corte internazionale di giustizia, che richiedono in entrambi i casi di garantire l'accesso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.

La mossa diplomatica ha una grande risonanza in quanto l'Egitto è stato finora con il Qatar uno dei mediatori regionali tra Israele e Hamas, oltre che il primo Paese ad avere raggiunto un trattato di pace con Israele tra il 1978 e il 1979.

Manca la "volontà politica" per una tregua a Gaza, dice il ministro esteri Egitto in Slovenia

“Ci sono proposte moderate che soddisfano gli obiettivi di entrambe le parti e che dovrebbero essere approvate in modo che ci sia una tregua e lo scambio di ostaggi e prigionieri", ha dichiarato il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, durante la sua visita in Slovenia domenica "ma è necessaria una volontà politica".

In settimana il governo sloveno ha avviato la procedura per il riconoscimento di uno Stato palestinese. Venerdì l'Assemblea generale dell'Onu ha raccomandato a larga maggioranza al Consiglio di Sicurezza di promuovere la Palestina da osservatore a membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

Usa, Israele rischia "insurrezione prolungata" senza piani per Gaza

Il futuro dei palestinesi e di Gaza è al centro degli sforzi diplomatici anche degli Stati Uniti, che hanno sospeso alcune delle forniture militari a Israele.

"Abbiamo bisogno di vedere un piano su cosa succederà dopo che questo scontro a Gaza sarà finito", ha detto Antony Blinken domenica alla Cbs. 

Per il il segretario di Stato, gli Usa vogliono "essere sicuri che Hamas non torni più a governare la Striscia e che dunque anche un'invasione militare di Rafah "senza un piano per la sicurezza, la governance e la ricostruzione di Gaza" rischia di impantanare Israele e i suoi alleati in una "insurrezione prolungata".

Blinken ha anche detto che a Gaza "sono stati uccisi più civili che terroristi" e che "c'è un divario fra le intenzioni di Israele" e la realtà. Dal 7 ottobre nella Striscia i mortipalestinesi hanno superato quota 35milamentre i feriti sono più di 78mila secondo le autorità sanitarie locali. Il capo della diplomazia statunitense ha affermato che a Gaza "sono stati uccisi più civili che terroristi".

Mentre si espande l'offensiva israleiana su Rafah, almeno 300mila palestinesi sono sfollati dalla città nel sud della Striscia.

In un comunicato, Hamas ha condannato invece le parole del presidente statunitense, Joe Biden, secondo cui  un cessate il fuoco sarebbe stato possibile "domani" se il movimento islamico palestinese avesse liberato gli ostaggi tenuti a Gaza. 

Il movimento afferma di "avere accettato una proposta dei mediatori" e che è stato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "a far deragliare" i colloqui attaccando Rafah.

Si sono registrati almeno 45 morti nelle ultime ore di combattimenti nel nord e nel centro della Striscia, mentre l'esercito israeliano ha parlato di una cinquantina di soldati feriti.

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