Grecia, da "pecora nera" europea a storia di riforme e ripresa

Eurogroup President Paschal Donohoe, right, speaks with Greece's Finance Minister Christos Staikouras during a meeting of eurozone finance ministers at the European Council.
Eurogroup President Paschal Donohoe, right, speaks with Greece's Finance Minister Christos Staikouras during a meeting of eurozone finance ministers at the European Council. Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2023 The AP. All rights reserved
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L'economia ellenica ha registrato ottimi risultati negli ultimi due anni a livello europeo

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Elevata crescita, riduzione del debito, aumento degli investimenti: l'economia greca ha registrato ottimi risultati negli ultimi due anni, superando la maggior parte dei Paesi europei.

La Grecia non è più la "pecora nera" della famiglia, per così dire, ma piuttosto una storia di successo, di riforme e ripresa.

Gli esperti, sia all'interno del Paese che all'estero, affermano di aspettarsi giorni ancora migliori.

"Ci sono buone ragioni perché l'economia greca superi l'Eurozona nei prossimi tre-cinque anni - afferma Tasos Anastasatos, capo economista Eurobank - tra questi c'è il cospicuo pacchetto di sovvenzioni e prestiti dell'Ue Resilience and Recovery Fund, la buona reputazione del Paese, soprattutto nel turismo, e l'abbondante liquidità del sistema bancario".

Numeri e salari inversamente proporzionali

I numeri prosperano in Grecia, ma come spesso accade in economia, la situazione sul campo è molto diversa.

L'economia ellenica ha registrato una forte crescita negli ultimi anni, ma i salari reali non hanno seguito un percorso simile.

Anzi, in molti casi sono diminuiti, a causa dei continui aumenti dei prezzi: questa situazione si riflette anche nel mercato del lavoro.

Sempre più datori di lavoro affermano di avere difficoltà ad assumere personale, poiché i lavoratori ritengono che i salari non siano abbastanza alti.

Migliaia di posti di lavoro rimangono vacanti in settori critici per l'economia greca, come i servizi di ristorazione, il turismo e l'edilizia.

Allo stesso tempo, i consumatori locali sono costretti a tagliare gli acquisti anche di beni di prima necessità per far fronte all'ondata di continui rincari.

"Le nostre vendite sono diminuite in modo significativo - dice Giorgos, venditore del mercato contadino - non so perché, ma le persone non possono permettersi di acquistare nemmeno i beni di prima necessità".

Dirigendosi alle urne, i cittadini greci affermano che l'inflazione è la loro principale preoccupazione ed influenzerà la loro decisione.

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