La Germania ha uno degli spazi aerei più trafficati al mondo, che dovrà essere riorganizzato in caso di attacco diretto o contro un Paese alleato della Nato
La Germania sta elaborando piani per preparare rapidamente il suo spazio aereo in caso di necessità legate alla sicurezza. A dichiararlo è stato il gestore dei servizi di navigazione aerea a Euronews, avvertendo che le compagnie aeree e gli aeroporti sono ancora troppo superficiali rispetto alla possibilità di un tale evento.
Diversi scenari previsti dalla società che gestisce il traffico aereo in Germania
"Stiamo lavorando con i ministeri della Difesa e dei Trasporti a un elenco di requisiti per essere pronti a un caso di necessità difesa", ha spiegato a Euronews Arndt Schoenemann, presidente e amministratore delegato della società DFS Deutsche Flugsicherung, che supervisiona lo spazio aereo tedesco.
"Ci sono tre livelli di difesa. Il primo è quando c'è solo una minaccia. Il secondo quello della difesa ai sensi dell'articolo 5 della Nato e il terzo è quello della difesa del Paese. Per questi tre scenari stiamo sviluppando requisiti diversi e siamo obbligati a soddisfarli secondo un piano generale", ha aggiunto.
Dopo decenni di investimenti insufficienti, la Germania sta ora aumentando massicciamente la spesa per la difesa con l'obiettivo di diventare l'esercito più forte d'Europa.
La decisione di Berlino è stata stimolata dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022 e dagli avvertimenti della sua agenzia di intelligence secondo cui Mosca potrebbe mettere alla prova l'articolo 5 della Nato con un attacco a uno Stato membro prima della fine del decennio.
L'alleanza militare ha nel frattempo adottato piani di difesa regionale per garantire un rapido dispiegamento delle forze alleate in caso di attacco, mentre l'Unione europea ha presentato diversi pacchetti per incrementare la produzione e l'approvvigionamento di attrezzature di difesa e facilitare la mobilità militare.
Una "mancanza di consapevolezza"
La Germania ha uno degli spazi aerei più trafficati al mondo, con circa 3 milioni di voli che vi transitano negli anni di punta - fino a 10mila ogni giorno. La DFS, una società controllata dallo Stato, gestisce l'intero spazio aereo del Paese.
Tuttavia, una delle sfide principali per la compagnia, ha osservato Schoenemann, è che molti operatori civili non sono consapevoli del fatto che lo spazio aereo potrebbe dover essere temporaneamente riorganizzato per fare spazio alla mobilità militare.
"Le compagnie aeree o gli aeroporti sono ben lontani dal pensare che potremmo trovarci in uno scenario di attività militari nel Paese", ha detto. "E questo è un aspetto su cui dobbiamo lavorare, affinché sappiano esattamente cosa succederebbe nel caso in cui lo spazio aereo fosse chiuso".
La DFS sta organizzando momenti informativi per spiegare quali misure potrebbero essere adottate. L'altra sfida è il finanziamento della tecnologia necessaria per garantire operazioni senza intoppi.
Previsto un ammodernamento tecnologico
"Rinnoveremo i nostri radar nei prossimi dieci anni e, dal mio punto di vista, una parte di questo lavoro potrebbe essere cofinanziato dalla mobilità militare, perché garantisce che il traffico aeronautico possa svolgersi in sicurezza", ha dichiarato Schoenemann, riferendosi ai fondi Ue destinati a rafforzare la difesa entro il 2030.
La Commissione ha proposto un programma di prestiti da 150 miliardi di euro, battezzato SAFE, a cui gli Stati membri possono attingere per investire in aree prioritarie, tra cui proprio la difesa aerea e la mobilità militare.
Nel frattempo, ha proposto di aumentare la quota destinata alla stessa difesa e allo spazio nel prossimo bilancio settennale dell'Ue, a partire dal 2028, portando il totale a oltre 130 miliardi di euro, con ulteriori 17 miliardi di euro destinati a progetti per la mobilità: un aumento rispettivamente di cinque e dieci volte.
Avvistamenti di droni e attacchi ibridi
Un altro sviluppo geopolitico che influisce sulle attività della DFS è l'aumento degli attacchi ibridi, in particolare le incursioni di droni. Alla fine di ottobre di quest'anno sono stati segnalati più di 190 avvistamenti nei pressi degli aeroporti tedeschi: più dei 143 incidenti registrati nell'intero 2024.
L'aeroporto di Monaco di Baviera è stato costretto a interrompere temporaneamente le operazioni per due volte in due giorni all'inizio di ottobre a causa di avvistamenti di droni, mentre l'aeroporto di Berlino Brandeburgo ha dovuto sospendere i voli per due ore nello stesso mese dopo che un testimone ha riferito di aver avvistato un drone.
La DFS ha sviluppato una piattaforma che consente alle persone di sapere dove possono far volare in sicurezza i loro droni in tutta la Germania e sta ora lavorando a una partnership per portare il traffico senza pilota sotto l'egida della gestione del traffico aereo.
"Il problema dei droni non cooperativi è che hanno software e hardware modificati e non è possibile renderli visibili con i normali sistemi", ha detto Schoenemann. "Dobbiamo riunire i servizi di rete, il quadro dello spazio aereo e le capacità di difesa, comprese le azioni di disturbo o altri modi per difenderci dai droni".
Tuttavia, il dirigente non ritiene sia una buona idea abbattere i droni in prossimità degli aeroporti, poiché, a suo dire, ciò potrebbe mettere in pericolo i voli in attesa dell'autorizzazione all'atterraggio.