Lo Stato baltico sostiene che i palloni carichi di sigarette provenienti dalla Bielorussia, alleata di Mosca, sono una forma di attacco ibrido e una minaccia alla sua sicurezza nazionale
La Lituania ha dichiarato martedì lo stato di emergenza in risposta all’aumento dei rischi alla sicurezza derivanti dai palloni aerostatici di contrabbando provenienti dalla Bielorussia.
Nelle ultime settimane, questi palloni hanno più volte violato lo spazio aereo del Paese, interrompendo le operazioni dell’aviazione civile e costringendo alla chiusura ripetuta dell’aeroporto internazionale di Vilnius, lasciando migliaia di passeggeri bloccati.
Secondo le autorità lituane, i palloni - utilizzati per contrabbandare sigarette oltre confine - rappresentano non solo un reato, ma anche un atto deliberato di destabilizzazione orchestrato dalla Bielorussia, alleata della Russia.
Le tensioni tra i due Paesi continuano infatti a crescere in un contesto regionale caratterizzato da forti pressioni geopolitiche.
Annunciando la decisione, il governo di Vilnius ha citato gli “interessi della sicurezza nazionale” e la minaccia alla vita umana, alla proprietà e all’ambiente. Lo stato di emergenza segue una riunione di gabinetto di un Paese che è membro dell’Ue, della Nato e uno dei più convinti sostenitori dell’Ucraina nel conflitto contro la Russia, ormai al suo quarto anno.
Il ministro degli Interni Vladislavas Kondratovičius ha spiegato che l’emergenza è stata proclamata a causa delle gravi interruzioni del traffico aereo e delle crescenti preoccupazioni di sicurezza. Il governo ha inoltre richiesto al Parlamento di autorizzare la collaborazione dell’esercito con polizia, guardie di frontiera e servizi di sicurezza durante il periodo di emergenza, la cui durata non è stata ancora definita.
Già il mese scorso, la prima ministra Inga Rugienenė aveva definito gli incidenti dei palloni aerostatici come una forma di attacco ibrido, sottolineando che la minaccia era in aumento dopo episodi simili registrati anche in Lettonia. La Lituania aveva persino chiuso il confine con la Bielorussia per diverse settimane alla fine di ottobre per contenere il fenomeno.
Vilnius ritiene che questi palloni facciano parte di un più ampio schema di pressione ibrida esercitato da Minsk, che in passato è stata accusata di aver spinto migliaia di migranti verso i confini polacco e lituano. La Bielorussia nega ogni responsabilità: a novembre il presidente Alexander Lukashenko aveva definito la chiusura del confine da parte lituana una “folle truffa”.
Il clima di allerta in Europa è al massimo. A settembre, le incursioni di droni nello spazio aereo della Nato hanno raggiunto livelli senza precedenti, sollevando nuovi timori sulla sicurezza continentale. La settimana scorsa, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito le incursioni dei palloni bielorussi “un attacco ibrido inaccettabile” e ha annunciato che l’Ue sta preparando nuove misure contro Minsk nell’ambito del regime di sanzioni europeo.