Un sondaggio rivela cifre impressionanti in merito al numero di persone uccise da armi da fuoco negli Stati Uniti
La seconda sparatoria con più vittime dell'anno negli Stati Uniti è avvenuta sabato in un centro commerciale in Texas, dove un uomo armato ha ucciso 8 persone, tra compresi alcuni bambini. Secondo il Gun Violence Archive, nei primi cinque mesi del 2023 si sono verificate almeno 201 stragi. Un fenomeno che si è intensificato negli ultimi anni, arrivando a toccare record storici.
I dati rilanciati dalla vicepresidente Kamala Harris
Soltanto una settimana fa, commentando tale tendenza, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha spiegato in un post su Twitter che "un americano su cinque conosce qualcuno che è morto a causa di colpi d'arma da fuoco. I membri del Congresso devono avere il coraggio di farsi avanti e approvare leggi di buon senso, che garantiscano sicurezza".
C'è tuttavia chi accusa Harris di aver diffuso statistiche inventate. In realtà, l'analisi dei dati indica che le informazioni fornite dalla vicepresidente americana sono corrette. L'ufficio della Harris ha indicato in particolare che le informazioni sono state raccolte attraverso un recente sondaggio pubblicato dalla Kaiser Family Foundation. L'indagine, condotta a marzo, ha riguardato più di 1.200 adulti. E i risultati indicano che, appunto, il 19% degli intervistati (approssimando, uno su cinque, ha dichiarato di avere un familiare ucciso da un colpo d'arma da fuoco", sebbene la statistica includa anche i casi di suicidio.
Le armi sono la principale causa di morte tra i minorenni negli Stati Uniti
Il sondaggio ha anche rivelato che più di un adulto su cinque negli Stati Uniti è stato minacciato personalmente con una pistola. Mentre uno su sei ha dichiarato di aver assistito personalmente a una sparatoria. E si tratta di episodi di violenza che colpiscono in modo più marcato le minoranze. Secondo l'indagine, infatti, gli adulti di colore hanno più del doppio delle probabilità rispetto ai bianchi di aver perso una persona cara a causa della violenza delle armi o di aver assistito personalmente a una sparatoria.
Un'altra statistica appare poi allarmante: negli ultimi tre anni, le armi da fuoco sono diventate la principale causa di morte tra i bambini e gli adolescenti negli Stati Uniti. Il sorpasso rispetto agli incidenti automobilistici è arrivato nel 2020. In nessun altro Paese al mondo le armi da fuoco rientrano tra le prime quattro cause di mortalità tra i minorenni, secondo un'altra recente analisi prodotta dalla Kaiser Family Foundation. I dati relativi al 2022 e all'anno in corso, tuttavia, non sono ancora disponibili.
Basta uno sguardo alle cronache dei giornali americani per rendersi conto di come le sparatorie negli Stati Uniti siano all'ordine del giorno: una media di circa una a settimana, secondo un database pubblicato dall'Associated Press e da USA Today.