Sudan, parti in conflitto non rispettano il cessate il fuoco

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Di Alberto De Filippis

Esercito e opposizione continuano a combattersi. Centinaia i morti civili

Non si placano gli scontri in Sudan. Esplosioni e colpi di arma da fuoco hanno echeggiato in alcune parti della capitale Khartoum e della città vicina, Omdurman. Eppure questo lunedì primo maggio ore le due parti si erano impegnate a prolungare il cessate il fuoco di 72 ore.

L'esercito e i ribelli violano la treagua ma si rimpallano la responsabilità degli scontri. Le Nazioni Unite affermano che i generali in guerra del Sudan hanno accettato di inviare rappresentanti per i negoziati, potenzialmente in Arabia Saudita, ha detto lunedì l'alto funzionario delle Nazioni Unite nel paese, anche se le due parti si sono scontrate nella capitale nonostante un'altra proroga di tre giorni del un fragile cessate il fuoco

L'Egitto propone una bozza di risoluzione per il conflitto e chiede una "cessazione immediata e completa" dei combattimenti tra l'esercito sudanese e le Forze di supporto rapido, oltre a una riunione d'emergenza per la Lega araba al Cairo.

Finora 530 persone, tra civili e combattenti, sono state uccise nel conflitto, con altri 4.500 feriti, ha detto il ministero della Sanità sudanese. Decine di migliaia i profughi

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