Anche considerando gli scenari più ottimistici in materia di riscaldamento globale, la metà dei ghiacciai della Terra è destinato a scomparire
Anche nelle migliori delle ipotesi, ovvero se si riuscirà a limitare la crescita della temperatura media globale ad 1,5 gradi centigradi, alla fine del secolo, rispetto ai livelli pre-industriali, la metà dei ghiacciai di tutto il mondo scomparirà. A spiegarlo è un nuovo studio pubblicato dalla rivista scientifica Science e curato dall’università statunitense Carnagie Mellon.
Analizzati i dati di 215mila ghiacciai di tutto il mondo
Si tratta dell’analisi più accurata mai prodotta finora, dal momento che prende in considerazione i dati di tutti i ghiacciai presenti sulla superficie terrestre, ovvero più di 215mila, ad eccezione di quelli di Groenlandia e Antartide. I ricercatori hanno valutato diversi scenari e quello che prevede la scomparsa del 50% dei ghiacciai è il più ottimistico. Qualora la temperatura media globale dovesse continuare a crescere ai ritmi attuali, infatti, ad essere spacciati sarebbero i due terzi dei ghiacciai. Anche se si stanno sperimentando in diverse parti del mondo soluzioni tampone.
Lo studio
Secondo lo studio, a risultare maggiormente in pericolo sono quelli di dimensioni inferiori ad un chilometro quadrato, situati in Europa centrale, nel Canada occidentale e negli Stati Uniti. Un processo già chiaramente visibile: la ritirata dei ghiacciai alpini, ad esempio, prosegue da decenni e risulta in accelerazione.
I rischi legati all'innalzamento del livello dei mari
Lo scioglimento dei ghiacciai, assieme alla fusione delle calotte polari, contribuirà a provocare una delle più pericolose conseguenze del riscaldamento globale: l’innalzamento del livello dei mari. Che, a sua volta, comporterà la sommersione di vaste zone costiere in tutto il mondo, nonché di una serie di Stati insulari.
Per questo, lo studio dell’evoluzione dei ghiacciai è fondamentale per poterne prevedere le conseguenze e ipotizzare misure di adattamento.