Omicron fa paura, i ministri della Salute del G7 a Londra: "azioni urgenti e vaccini"

Omicron fa paura, i ministri della Salute del G7 a Londra: "azioni urgenti e vaccini"
Diritti d'autore Jerome Delay/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved.
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Dal Sudafrica fanno sapere che i sintomi con la nuova variante sono lievi ma i ministri della salute chiedono di agire sottolineando la rilevanza strategica dell'accesso ai vaccini

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Riunione di emergenza del G7 convocata dal Regno Unito: i ministri della Salute delle sette democrazie più ricche del mondo discutono oggi su come affrontare la nuova variante del coronavirus, Omicron, che spaventa per la sua capacità di mutazione e l'eventuale resistenza al vaccino e concludono che servono "azioni urgenti" riconoscendo la "rilevanza strategica di garantire l'accesso ai vaccini".

Un miliardo di vaccini ai Paesi poveri

In un comunicato, dopo essersi incontrati virtualmente convocati dalla presidenza britannica del gruppo, i 7 ministri più l'Unione Europea hanno ribadito l'impegno - adottato al vertice dei leader di giugno - a donare un miliardo di vaccini ai Paesi poveri.

I ministri, che si riuniranno di nuovo a dicembre, "hanno riconosciuto l'importanza strategica di garantire l'accesso ai vaccini, anche aumentando la capacità di assorbirli e preparando i Paesi a riceverli e distribuirli"

L'incognita della variante omicron

La convocazione del vertice risponde alla rapida diffusione dei contagi. Una variante, classificata come "preoccupante" dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, sequenziata per la prima volta nei giorni scorsi in Sudafrica, ma che è già arrivata in Europa: Regno Unito, Italia, Germania, Paesi Bassi, Belgio.

I collegamenti sono stati interrotti (o limitati) fra Europa, Stati Uniti e gran parte del continente africano.

Nuova stretta nei Paesi Bassi

Ieri i Paesi Bassi sono passati a un confinamento a piu' severo, prima ancora che il governo confermasse i tredici casi della nuova variante: chiusura anticipata alle 17 per bar, ristoranti e negozi non essenziali, fino alle 5 del mattino.

"Siamo preoccupati", conferma il ministro della Salute olandese, Hugo de Jonge. "Per alcuni esperti questa variante potrebbe essere più pericolosa. Non ne sappiamo abbastanza: potrebbe rendere le persone più malate e influire sull'immunità di chi è vaccinato o guarito. Siamo preoccupati, ma non sappiamo ancora molto e non possiamo dire se la nostra preoccupazione sia giustificata".

Dal Sudafrica: sintomi più lievi

I medici sudafricani assicurano che la nuova variante provoca solo una leggera malattia, senza sintomi importanti - e diversi dalle precedenti varianti -, ma anziani e persone fragili sono comunque a rischio. Angelique Coetzee, presidente della South African Medical Association, ha spiegato come i pazienti si lamentano principalmente di estrema stanchezza e corpo dolorante.

"I sintomi sono molto lievi, il che significa che possiamo facilmente trattarli a casa", dichiara Coetzee. "Finora non mi risulta che nessuno dei miei colleghi abbia messo i propri pazienti sotto ossigeno, il loro livello di ossigenazione è stabile".

Il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa, si dice "profondamente deluso" dai divieti di viaggio "ingiustificati" legati alla scoperta della nuova variante Omicron.

Per lui, l'attuale pandemia dovrebbe fungere da campanello d'allarme per un'equa distribuzione dei vaccini.

"Siamo profondamente delusi - afferma il presidente - dalla decisione di diversi Paesi di vietare i viaggi da alcune Nazioni dell'Africa meridionale, inclusa la nostra.

Invece di vietare i viaggi, i Paesi ricchi del mondo devono sostenere gli sforzi di quelli in via di sviluppo per accedere e produrre senza indugio dosi di vaccino sufficienti per la loro gente".

Critiche dall'OMS

Ad Hatfield, popoloso sobborgo di Pretoria, si convive col problema: il 90% dei nuovi casi sono stati rilevati in questa zona, dove si ritiene sia esplosa Omicron.

Intanto, anche l'OMS critica i divieti di viaggio nei Paesi dell'Africa australe, esortando a non imporne.

Il direttore regionale per l'Africa, Matshidiso Moeti, invita "a seguire la scienza e le normative sanitarie internazionali al fine di evitare restrizioni di viaggio".

Ungheria: "Pfizer può sviluppare nuovo vaccino in 31 giorni"

"Pfizer può sviluppare un nuovo vaccino in 31 giorni invece degli attuali 100 giorni, se si scopre che quelli attuali non sono efficaci contro la nuova variante Omicron": parole di Katalin Kariko, biochimica ungherese tra i creatori dell'attuale vaccino mRNA.

A suo dire, i produttori di vaccini, tra cui Pfizer, stanno conducendo test di laboratorio sulla nuova variante del coronavirus e scopriranno tra due settimane se l'attuale vaccino è efficace contro di essa o meno.

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