Covid-19, restrizioni in tutta Europa per fronteggiare l'ennesima ondata di infezioni

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L'Italia conferma la tendenza al peggioramento, con 13.686 nuovi contagi nelle ultime 24 ore (e 51 decessi)

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Le Nazioni di tutta Europa adottano nuove misure anti Covid nel tentativo di contenere il picco di nuove infezioni e salvaguardare le prossime festività.

Il Belgio chiuderà i locali notturni e chiederà alle persone di lavorare da casa, stop a bar e ristoranti alle 23.

Per il primo ministro, Alexander De Croo, casi e ricoveri sono molto peggio di quanto temuto.

"Le discoteche e i locali dovranno purtroppo chiudere nuovamente i battenti - dice - e credo che questo sia un messaggio duro, dopo la soluzione che pensavamo di aver trovato la scorsa settimana, sappiamo che è un messaggio molto negativo ma vogliamo evitare che troppe persone siano vicine tra loro".

Il primo ministro olandese Mark Rutte ha invece annunciato la chiusura alle 17 di bar, ristoranti e negozi non essenziali, dopo le ultime oltre 21mila nuove infezioni.

Le scuole restano aperte, nonostante il maggior aumento dei contagi tra i bambini.

Italia, situazione in peggioramento

Anche l'Italia ha confermato una marcata tendenza al peggioramento, per effetto dei 13.686 nuovi contagi nelle ultime 24 ore e 51 decessi.

Praga ipotizza anche la vaccinazione obbligatoria per alcune categorie a rischio

Niente mercatini di Natale, né alcool sulla pubblica piazza: il Covid rovina la festa alla Repubblica Ceca.

Un mese di stato d'emergenza, con chiusure serali anticipate per bar ristoranti e discoteche, alcune delle principali misure indotte dai recenti picchi di contagi: 26.000 soltanto nella giornata di martedì, per un record settimanale di oltre 100 su 100.000 abitanti.

Allo studio del governo, ha fatto sapere il primo ministro Andrej Babis, anche la vaccinazione obbligatoria di categorie particolarmente a rischio come anziani, personale sanitario e forze dell'ordine.

Spagna, green pass altalenante

In Spagna, nonostante si sia vaccinato completamente il 79% dei suoi 47 milioni di residenti e i ricoveri ospedalieri siano solo relativamente aumentati, si sta diffondendo l'uso obbligatorio del green pass.

Nella Catalogna nord-orientale, i pass sarebbero dovuti diventare obbligatori per entrare in bar, ristoranti, palestre, discoteche e case di cura, ma le autorità della regione hanno temporaneamente sospeso l'ordine.

Portogallo richiede un test negativo anche ai vaccinati

Stretta in vista delle feste natalizie anche in Portogallo: dal 1° dicembre all'Epifania, per accedere a ospedali, bar, ristoranti e grandi eventi culturali e sportivi verrà richiesto un test negativo anche a chi dispone del green pass.

Stessa la politica che si applicherà ai viaggiatori in arrivo per via aerea: rinviato poi di una settimana, al dieci gennaio, il ritorno a scuola dopo le vacanze.

Vaccino e gravidanza: "L'impatto sul feto c'è"

Accelera intanto, nel Regno Unito, la campagna di prevenzione e sensibilizzazione delle donne incinte. "Il vaccino non interferisce con la gravidanza - il messaggio delle autorità - non farlo mette invece a rischio sia voi che il feto".

"Le statistiche ci dicono che su dieci donne in gravidanza, ammesse in ospedale con sintomi di Covid, una finisce in terapia intensiva e due partoriscono prematuramente - dice Marian Knight, docente Università di Oxford - bisogna quindi riconoscere che una delle conseguenze più evidenti del virus, sembra essere proprio il forte impatto sulla durata della gravidanza".

Via libera, intanto, dall'Agenzia europea del farmaco, al vaccino Ptizer anche per i bambini tra i cinque e gli undici anni.

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Atteso per la prossima settimana, invece, il pronunciamento dell'Agenzia Italiana del farmaco.

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