Polverone su AstraZeneca

Polverone su AstraZeneca. EMA, Roma e Parigi rassicurano, ma tre paesi scandinavi sospendono il vaccino.
Le autorità sanitarie locali riferiscono che si tratta di una misura "precauzionale" e che non c'è un collegamento diretto tra le trombosi e il vaccino.
Si tratta però di un episodio che accresce la "pubblicità negativa" intorno alla multinazionale farmaceutica svedese-britannica, già sotto i riflettori mediatici per i ritardi nella produzione del vaccino (prodotto assieme all'Università di Oxford).
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Intanto, mentre è boom di contagi e ricoveri in diversi paesi europei, con l'Italia che si tinge di rosso, è arrivato il via libera al vaccino Johnson & Johnson.
Parigi rassicura su AstraZeneca: "Numeri irrisori"
Alle prese con un picco di ricoveri in terapia intensiva senza precedenti dalla fine del 2020, il Ministro della salute Francese, Olivier Veran, si è affrettato a fare il pompiere. Da una parte il via a un imponente trasferimento di pazienti dagli ospedali della regione parigina. Dall'altra, rassicurazioni sul vaccino di AstraZeneca. "Su 5 milioni di cittadini europei - dice Parigi - appena 30 hanno presentato problemi di coagulazione".
Italia come Austria, Lettonia e altri: bloccato un lotto
Nessun nesso causale comprovato, ma di che indurre anche l'Italia a sospendere un lotto del siero britannico. Sesto paese europeo a prendere un simile provvedimento, dopo Estonia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo e soprattutto Austria: prima a sposare la cautela, dopo la registrazione di un decesso. "Eventi da considerare senza allarme - l'invito alla cautela del direttore dell'Agenzia del Farmaco Italiana, Nicola Magrini - si continui a credere nell'efficacia dei vaccini. Il rapporto rischi-benefici resta favorevole".
L'EMA invita alla cautela: "Nessun nesso causale comprovato"
Parole che ricalcano in tutto e per tutto quelle dell'EMA, l'Agenzia Europea dei medicinali. "Nessuna indicazione - chiariscono da Amsterdam - che la vaccinazione sia all'origine delle patologie rilevate": un decesso e dei casi gravi di coaguli nel sangue che, in via cautelativa, hanno però indotto ieri Danimarca, Norvegia e Islanda a sospendere le somministrazioni fino a ulteriori chiarimenti.
Johnson & Johnson: la speranza monodose di facile conservazione
Messa in ombra dal polverone degli interrogativi, sempre dall'EMA è però arrivata anche l'attesa autorizzazione al vaccino di Johnson e Johnson: riduzione di quasi il settanta per cento nella manifestazione delle forme sintomatiche del Covid e dell'ottantacinque delle sue forme più gravi, ma soprattutto unsiero monodose e dalla facile conservazione, candidato dalle sue caratteristiche a semplificare vita e procedure, nella corsa ad approvvigionamenti e somministrazioni.