Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Repressione in Myanmar. Ma i manifestanti non si fermano

Repressione in Myanmar. Ma i manifestanti non si fermano
Diritti d'autore  AFP
Diritti d'autore AFP
Di Euronews
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Arrestata Aung San Suu Kyi e altri esponenti del suo partito

PUBBLICITÀ

Protestano in Thailandia i cittadini della diaspora del Myanmar contro il colpo di Stato del primo febbraio che ha defenestrato Aung San Suu Kyi. Al suo arresto è seguita la repressione di ogni protesta. 

I manifestanti hanno promesso grande affluenza nelle manifestazioni di domenica mentre il regime ha preso di mira funzionari del partito politico di Aung San Suu Kyi.

Mercoledì è stato il giorno peggiore. Secondo le Nazioni Unite i golpisti hanno sparato alla testa ai manifestanti, 38 in totale i morti in una sola giornata. 54 dall'inizio del colpo di stato, ma potrebbero essere anche di più.

1700 gli arresti, tra cui molti funzionari del partito di Aung San Suu Kyi.

In segno di protesta sono stati proclamati 2 giorni di sciopero generale, ma la tv pubblica ha minacciato il licenziamento immediato dei dipendenti pubblici che vi aderiranno.

Alcuni protestano, altri fuggono. Decine di birmani hanno già attraversato il confine con l'India.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Decine di morti nella protesta contro il golpe dei generali birmani

Myanmar: oscurati account social collegati alla giunta militare

Inondazioni lampo colpiscono il nord della Thailandia dopo una depressione tropicale