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Caso Khashoggi, autorità saudite accusate di crimini contro l'umanità

Caso Khashoggi, autorità saudite accusate di crimini contro l'umanità
Diritti d'autore  AP Photo
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Di Antonio Michele Storto
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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A presentare l'accusa - di fronte a un tribunale tedesco, in base alle stesse prerogative che di recente hanno consentito la condanna di un ufficiale siriano - è stata l'organizzazione internazionale Reporter senza frontiere

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Il caso di Jamal Khashoggi torna a riaprirsi con l'intervento di Reporters sans frontieres.

Il gruppo internazionale con sede a Parigi ha presentato alla giustizia tedesca una denuncia contro il principe ereditario Bin Salman e altri quattro alti funzionari, accusandoli di crimini contro l'umanità per il coinvolgimento nell'uccisione del giornalista americano di origine saudita.

In Germania la legge permette infatti ai magistrati di rivendicare la giurisdizione universale nei crimini contro l'umanità: chiunque può presentare a loro un'accusa, che saranno quindi obbligati ad esaminare per decidere se aprire un'indagine in merito.

"Quando si tratta di crimini contro l'umanità - ha dichiarato il direttore generale di RSF, Christophe Deloire - il sistema giudiziario tedesco ha a disposizione strumenti tra i più forti al mondo. Il procuratore generale al quale abbiamo presentato la nostra denuncia è lo stesso che, qualche giorno fa, ha ottenuto la condanna di un ufficiale siriano per crimini avvenuti in Siria sulla base delle stesse prerogative che gli permetteranno ora di esaminare questo caso.

La denuncia si regge in buona parte su un rapporto dell'intelligence statunitense appena desecretato e rilasciato lo scorso venerdì

Nel documento si parla anche di casi relativi ad altri 34 giornalisti i quali, si legge, sarebbero "vittime di attacchi diffusi e sistematici per motivi politici".

I sospetti, i cui nomi compaiono nero su bianco, sono stati identificati per la loro responsabilità organizzativa o esecutiva nell'uccisione di Khashoggi, così come per il loro coinvolgimento nello sviluppo di una politica statale che punterebbe ad attaccare e mettere a tacere i giornalisti", come ha dichiarato il gruppo in un comunicato.

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