Vaccini, ritardi per tutta l'Europa: la preoccupazione di Conte e Arcuri

Vaccini, ritardi per tutta l'Europa: la preoccupazione di Conte e Arcuri
Diritti d'autore Mary Altaffer/AP
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Di Cristiano TassinariEuronews
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Rapporti sempre più tesi tra molti paesi europei e le aziende farmaceutiche che producono i vaccini anti-Covid. In Italia, in caso di ritardi, Conte minaccia azioni legali contro Pfizer-BioNTech e AstraZeneca. E Arcuri non risparmia le critiche...

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I ritardi dei vaccini anti-Covid coinvolgono tutti i paesi europei.

E in Italia? In un post su Facebook, il premier Giuseppe Conte si dice preoccupato e minaccia azioni legali contro Pfizer-BioNTech e AstraZeneca se non rispetteranno i tempi e la quantità di dosi.

"Arrivano notizie preoccupanti..."

Dopo i ritardi nelle spedizioni dal suo impianto di Puurs, in Belgio, Pfizer-BioNTech sta apportando modifiche al processo produttivo e annuncia che le consegne riprenderanno questa settimana.

Secondo Conte, se produzione e consegna saranno ridotte, durante questo primo trimestre 2021 l'Italia riceverà solo 3,4 milioni di dosi di vaccino invece di 8 milioni.

Le ultime notizie che ci arrivano dalle aziende produttrici dei vaccini anti-Covid sono preoccupanti. Dapprima...

Posted by Giuseppe Conte on Saturday, January 23, 2021

"Faremo tutto il necessario per far rispettare i contratti"

Nella trasmissione televisiva "Mezz'ora in più", è intervenuto Luigi Di Maio, ministro degli Esteri:

"Stiamo lavorando per fare in modo che il cronoprogramma del piano sui vaccini non cambi. Nei prossimi giorni, anche attraverso il nostro ambasciatore a Bruxelles, attiveremo tutti i canali affinché, insieme ad altri paesi e alla Commissione europea, sia fatto tutto ciò che è necessario per far rispettare i contratti a questi signori".

RAI
Di Maio durante la trasmissione "Mezz'ora in più".RAI

"I vaccini non sono bibite e merendine"

Che i rapporti siano tesi lo conferma una dichiarazione del Commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri, ospite di un'altra trasmissione televisiva.

"Le case farmaceutiche stanno trattando i 27 paesi europei come dei poveracci. Togliamoci dalla testa che l'Italia sia più penalizzata di altri".
Domenico Arcuri
Commissario straordinario per l'emergenza

"Queste aziende non producono bibite e merendine", ha proseguito Arcuri, riferendosi alle case farmaceutiche che hanno annunciato i ritardi.
"Si sono impegnate a dare una certa quantità di vaccini, che sono molto più importanti delle bibite e merendine".

Colpa delle case farmaceutiche o dell'Ue?

Ma qualcuno se la prende con l'Europa.
In Austria, ad esempio, l'associazione dei medici critica l'Unione Europea, che avrebbe dovuto stipulare i contratti con le case farmaceutiche molto più in anticipo.

Il presidente dell'associazione medici austriaci, Thomas Szekeres, è categorico:
"Penso che l'Ue avrebbe dovuto ordinare più vaccini prima, quindi li avremmo ricevuto prima...
Questo non è successo e quindi dobbiamo convivere con i nostri limiti. Ho parlato al telefono con il capo dI Pfizer questa mattina e Pfizer si attiene all'accordo: 900.000 dosi all'Austria nei primi tre mesi. L'azienda garantisce il rispetto del contratto",

AP Photo
Thomas Szekeres è il presidente dell'Associazione medici austriaci.AP Photo
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