Apre la stagione della caccia in Ungheria: divieto di ingresso nel paese ai cacciatori stranieri, causa Coronavirus, ma qualcuno è riuscito ad entrare. Indotto formidabile, da 20 milioni di euro all'anno. E si cercano scappatoie burocratiche.
L'avvio della stagione venatoria fa discutere anche in Ungheria.
Ma quest'anno i cervi e i daini dei boschi magiari potrebbero sentirsi piu sicuri.
Niente cacciatori stranieri (forse)
Di solito, molti cacciatori vengono dall'estero per cacciare soprattutto i cervi, ma la pandemia di Covid-19 ha costretto l'Ungheria a chiudere i confini.
I cacciatori stranieri spendono ogni anno circa 20 milioni di euro per le battute di caccia in Ungheria, in particolare per la grossa selvaggina, cinghiali compresi.
"I cervi ci saranno anche l'anno prossimo"
Proprio per questo indotto economico, la Federazione della Caccia ungherese si è battuta tenacemente per far togliere il divieto d'ingresso nel paese ai cacciatori stranieri, ma il governo di Viktor Orbán ha detto "No".
I cacciatori ungheresi avranno cosi campo libero, ma punteranno i loro fucili non tanto sui cervi, tutelati da determinate norme, ma soprattutto sugli animali più piccoli.
Il vice-ministro ungherese per le Foreste, Sandor Szentpeteri, spiega:
"La caccia non è come raccogliere le fragole. Dopo che le fragole sono mature, non possiamo fare nulla. Ma i cervi ci saranno anche l'anno prossimo e si spera che, con una migliore situazione generale, i cacciatori ungheresi e stranieri possano nuovamente cacciarli".
Qualche cacciatore straniero c'è
La perdita economica è calcolata in milioni di euro e per questo motivo esiste la tentazione, forte, di aggirare le regole.
Un metodo, ad esempio, è quello di far firmare un contratto di lavoro temporaneo ai cacciatori stranieri.
Ádám Magyar è l'inviato di Euronews tra i boschi ungheresi.
"In teoria, i cacciatori stranieri non potrebbero venire a caccia nei boschi ungheresi in questo periodo. Ma fonti anonime ci hanno confermato che alcuni di loro ci sono, eccome...
Come sono riusciti ad entrare in Ungheria? Sfruttando le scappatoie del sistema burocatico".