In Francia una app per mettere d'accordo i cacciatori e tutti gli altri

Sono le 9 del mattino e siamo poco distanti da Paladru, nella regione francese dell'Isère. Una giornata a caccia di selvaggina un po' speciale perché i partecipanti stanno testando un'applicazione che dovrebbe migliorare la coabitazione con le persone che passeggiano per le campagne.
Vestiti con un gilet arancione i cacciatori posano dei cartelli che avvertono della loro presenza e malgrado queste accortezze sono ancora troppi gli incidenti e parchi e foreste restano per molti dei luoghi poco sicuri.
Béatrice Étévé, federazione escursionisti: "In tanti ancora si domandano come mai perché, ad esempio i finesettimana non ci siano giorni vietati alla caccia, ma se accadesse una cosa del genere allora i cacciatori potrebbero chiedere che ci sia la stessa regola per gli escursionisti alcuni giorni della settimana. Dobbiamo cercare di coabitare, penso sia qualcosa di molto positivo".
Questa app è ancora in fase sperimentale e permette ai cacciatori di far conoscere la loro posizione in modo molto preciso grazie alla geolocalizzazione. Gli escursionisti, o i cercatori di funghi, sono avvertiti da un suono quando si avvicinano a una zona in cui ci sono dei cacciatori.
Così un ciclista: "È una app che funziona abbastanza bene. Ci mostra dove sono i cacciatori e magari ci possiamo anche avvicinare per salutarli. Ci sarà bisogno di educare le persone e anche io ci metterò del tempo perché non si possono imporre le cose, ma bisogna credere nel progetto".
Superare i pregiudizi è dfficile, ma grazie a questa app questi pionieri della coabitazione a fare la pace fra cacciatori ed altri amanti della natura ci provano.