Nel comune padovano, il primo studio epidemiologico sul Covid19
Uno studio epidemiologico, condotto in uno dei focolai italiani del Covid-19, Vò Euganeo. Tamponi a tutti gli abitanti, per due volte e una certezza: la grande maggioranza dei contagiati era completamente asintomatica. Ce lo spiega il direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università di Padova, Andrea Crisanti: "E' una situazione di studio epidemiologico unica, che è stata creata in qualche modo involontariamente; perché, in occasione del primo caso di Covid-19 in Italia, le autorità regionali del Veneto decisero di mettere l'intero paese in quarantena. Nessuno poteva entrare e uscire e ordinarono che venisse fatto un test a tutti quanti", spiega a Euronews Crisanti. "E' come se noi avessimo fatto una fotografia completa al quadro epidemiologico. Dalla prima indagine abbiamo imparato che in occasione del primo caso asintomatico - e stiamo parlando del 20 febbraio - già il 3% della popolazione era infetta (una novantina di persone, ndr.). Una grossa percentuale di questa popolazione infetta non presentava sintomi - e questo sicuramente è stata una delle prime sorprese - e il virus distribuito attraverso tutte le classi di età".
Il secondo screening
Meno di due settimane dopo, i circa 3.300 abitanti di Vò si sottopongono volontariamente al secondo screening generale. "Successivamente abbiamo effettuato un secondo campionamento, a nove giorni di distanza e abbiamo visto che otto delle persone che prima erano negative, erano diventate positive", racconta il professore. "Ma la cosa più interessante è che alcuni di questi vivevano con persone che erano asintomatiche. Quindi gli asintomatici trasmettono il virus".
Le conclusioni
Quali sono quindi le conclusioni alle quali si è giunti grazie a questo studio epidemiologico, collaborazione tra Regione Veneto e Università di Padova? "Lo studio di Vò indica che se non si ottemperano le misure di quarantena, si può anche ripulire un intero paese, ma si favorisce la ripresa dell'infezione", spiega Crisanti.