Il comune veneto sottopone i suoi residenti a un secondo tampone, nel quadro di uno studio che permetterà di monitorare l’andamento del contagio
Vò Euganeo in prima linea nella lotta contro il coronavirus. Il comune del padovano, dove si è registrata la prima vittima italiana, ha avviato il primo studio epidemiologico internazionale sul Covid-19. Da questo venerdì, infatti, i circa 3.300 abitanti di Vò si sottopongono volontariamente al secondo screening generale, due settimane dopo il primo tampone. La comunità è fiera di poter dare il proprio apporto alla scienza. "Diamo possibilità alla comunità scientifica di verificare eventualmente come si sviluppa questo virus", dichiara una donna in coda, per fare il tampone.
Lo studio, una collaborazione tra Regione Veneto e Università di Padova, esaminerà di nuovo la situazione dei residenti, delineando il tasso di guarigione. Il direttore del Dipartimento di Medicina Molecolare, Andrea Crisanti dell'ateneo padovano, spiega quali dati ne emergeranno: "Avremo tutta una serie di parametri, che poi ci servono per predire come questa infezione si sviluppa nel tempo. Perché tutti i modelli matematici che sono stati fatti finora sono stati basati su ipotesi non verificate".
Nel comune-focolaio del Veneto, durante il primo screening generale erano risultate positive al Covid-19 una novantina di persone,con un’incidenza del 3,4%. I dati, che verranno raccolti fino a questa domenica, saranno disponibili tra due settimane.