Il governo tedesco batte gli ambientalisti...in tribunale. Rigettata la richiesta degli agricoltori biologici e di Greenpeace di obbligare il governo a raggiungere gli obiettivi fissati in materia ambientale entro il 2020.
Il tribunale amministrativo di Berlino rigetta la richiesta degli agricoltori biologici e di Greenpeace di obbligare il governo tedesco a raggiungere gli obiettivi fissati in materia ambientale entro il 2020.
"Il tribunale ha considerato la causa illegale perché i querelanti non sono autorizzati ad avanzare questa citazione in giudizio", ha dichiarato il portavoce del tribunale, Stephan Groscurth.
"Naturalmente speravamo di vincere e che le misure sarebbero state attuate - dice Silke Backsen, agricoltrice - Questo è un tribunale amministrativo, un territorio nuovo per noi e penso che soprattutto per i bambini sia stato deludente, ma sento anche di poter andare via con la bella sensazione di aver ottenuto qualcosa di buono".
Secondo la sentenza del tribunale, gli obiettivi climatici del governo tedesco, introdotti nel 2014, sono una dichiarazione d'intenti politica. Il governo voleva ridurre le emissioni di gas serra in Germania del 40% entro il 2020, rispetto al 1990. Secondo il tribunale, la dichiarazione d'intenti non contiene alcun effetto giuridicamente vincolante.
"Il 2020, naturalmente, è dietro l'angolo e il governo tedesco non ce l'avrebbe mai fatta. Sembra che la riduzione delle emissioni sia solo del 32%. Questo non basta, dicono Greenpeace e gli agricoltori, testimoni, questi ultimi, degli effetti devastanti che il cambiamento climatico ha avuto sulle loro aziende agricole, delle scene di siccità, delle inondazioni. Chi viene dal nord del paese è preoccupato anche per l'innalzamento del livello del mare", conclude la giornalista di euronews, Jessica Saltz.