Brexit: i 27 d'accordo sulla proroga ma non sulla durata. Slitta l'annuncio

Michel Barnier, capo negoziatore Ue per la Brexit
Michel Barnier, capo negoziatore Ue per la Brexit Diritti d'autore REUTERS/Johanna Geron
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Di Euronews
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Ancora da finalizzare la durata della proroga. Gli ambasciatori torneranno a riunirsi a inizio settimana per definire i dettagli

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I 27 dell'Unione europea sono tutti d'accordo sulla necessità di concedere una proroga al Regno Unito sulla Brexit. È l'esito della riunione degli ambasciatori che si è tenuta oggi a Bruxelles. Non c'è ancora un'intesa sull'entità della proroga e l'unica opzione sul tavolo al momento è quella del presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, per il 31 gennaio.

L'annuncio del premier britannico Boris Johnson di voler elezioni anticipate nel Regno Unito sembra aver ammorbidito la posizione della Francia, il paese più titubante sull'opportunità di concedere una nuova proroga a Londra. Si deve comunque a Parigi il rinvio della decisione sulla durata dell'estensione.

Un funzionario dell'Unione europea ha confermato che tutti i paesi avrebbe voluto prendere una decisione oggi, ma che l'opposizione di Parigi ha fatto slittare tutto alla prossima settimana. Lo stesso funzionario ha aggiunto che i colloqui andranno avanti nel fine settimana e che gli ambasciatori si rivedranno a Bruxelles lunedì o martedì per decidere la durata della proroga.

In ogni caso una decisione in merito sarà presa solo dopo che il parlamento britannico avrà deciso se assecondare o meno la richiesta del premier di tenere elezioni anticipate.

Elezioni anticipate: Corbyn al bivio

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha escluso la convocazione di un vertice straordinario del Consiglio per ratificare la decisione dei 27. La scelta di posticipare l'annuncio di qualche giorno mette in difficoltà Jeremy Corbyn. Il leader laburista infatti aveva detto che avrebbe dato il via libera ad elezioni anticipate solo se Bruxelles avesse concesso un'estensione dell'entrata in vigore della Brexit.

Javid ammette: "Uscita il 31 ottobre è tramontata"

Il cancelliere dello Scacchiere britannico, Sajid Javid, responsabile dell'Economia nel governo di Boris Johnson, ha ammesso che la Brexit non potrà essere portata a termine il 31 ottobre. Javid ha puntato il dito contro l'opposizione. "Il governo ha fatto tutto il possibile", trovando un nuovo accordo con Bruxelles, "ma non ha la maggioranza in Parlamento".

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