Sono 31 i paesi che gestiscono in tutto 417 reattori nucleari. USA, Francia, Cina, Russia e Corea del Sud le maggiori. La costruzione di centrali nucleari è diminuita negli ultimi 5 anni, in parte a causa del disastro della centrale di Fukushima.
L’economia globale è ancora troppo legata ai combustibili fossili e sempre più lontano appare l’obiettivo di limitare l’incremento della temperatura media a +1,5-2 gradi della scala Celsius, entro la fine del secolo. Il rapporto sullo stato dell'industria nucleare mondiale ha analizzato l'âpporto di energia nucleare e delle energie rinnovabili per combattere i cambiamenti climatici e decarbonizzare l'energia
Secondo Mycle Schneider, il coordinatore del progetto del World Nuclear Industry Status Report:
"Stiamo affrontando l'emergenza climatica oggi, abbiamo dunque necessità di agire velocemente. Abbiamo bisogno di un sistema economico, e che possa essere applicato velocemente. Se confrontiamo le tecnologie disponibili oggi scopriamo che il nucleare non solo è il piu costoso ma si rivela anche la soluzione meno veloce per poter generare energia o fornire servizi energetici".
Intanto diamo uno sguardo alla produzione mondiale:
Durante il focus sul rapporto si sono confrontate idee diverse. La docente Diana Ürge-Vorsatz della Central European University a esempio pensa al nucleare come all'unica soluzione:
"Prima di tutto, il nucleare rappresenta una opzione molto importante per la decarbonizzazione e anche l'unico modo per poter affrontare gli obiettivi sul clima e non riscaldare il clima oltre 1,5 ' Celsius è quello di decarbonizzare l'elettricità entro il 2040 in Europa. E le uniche opzioni a portata di mano sono il nucleare e l'energia rinnovabile".
Sono in tutto 31 i Paesi che gestiscono in tutto 417 reattori nucleari. USA, Francia, Cina, Russia e Corea del Sud le maggiori. La costruzione di centrali nucleari è diminuita negli ultimi 5 anni, in parte a causa del disastro della centrale di Fukushima.