Un'azienda sudcoreana sta costruendo due nuovi reattori nucleari nella Repubblica Ceca, che porterebbero l'uso dell'energia nucleare nel mix energetico del Paese al 50-60 per cento
La Repubblica Ceca accelera sulla strada dell’energia nucleare e annuncia la costruzione di due nuovi reattori da 1000 megawatt ciascuno presso la centrale di Dukovany. Il progetto, dal valore stimato fino a 19 miliardi di dollari, è stato assegnato alla Korean Hydro & Nuclear Power (Khnp) della Corea del Sud, vincitrice della gara d’appalto internazionale. L’avvio dei lavori è previsto per il 2029.
Secondo Petr Zavodsky, amministratore delegato della centrale di Dukovany, l’espansione nucleare è ormai indispensabile per coprire la crescente domanda energetica del Paese — una tendenza condivisa da tutta l’Europa — e per sostituire progressivamente i combustibili fossili.
“Se prima si usava il carbone per il riscaldamento, ora si deve passare all’elettricità o alle pompe di calore, che necessitano anch’esse di elettricità”, ha spiegato Zavodsky. L’obiettivo è ambizioso: portare l’energia nucleare a rappresentare il 50-60 per cento del mix energetico ceco entro il 2050.
L’Unione europea considera il nucleare una fonte energetica sostenibile e a basse emissioni, utile per centrare gli impegni climatici e ridurre la dipendenza dal carbone. Alcuni Paesi del continente — tra cui Slovacchia, Ungheria e Francia — si sono già posizionati come principali sostenitori di questa tecnologia. Altri, come Danimarca e Italia, stanno valutando un possibile ritorno al nucleare dopo anni di abbandono.
Non mancano tuttavia le critiche. L’organizzazione ambientalista Friends of the Earth sostiene che il nucleare sia troppo costoso e troppo rischioso per rappresentare una soluzione praticabile nel lungo periodo. L’Austria, profondamente segnata dal disastro di Chernobyl del 1986, mantiene una posizione di ferma opposizione a qualsiasi sviluppo nucleare.
La scelta di Praga evidenzia così il crescente dibattito europeo: come garantire un approvvigionamento energetico sicuro, stabile e a basse emissioni, bilanciando necessità economiche, obiettivi climatici e preoccupazioni ambientali. La nuova espansione di Dukovany si inserisce pienamente in questa sfida.