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Virus trasmessi dalle zanzare in aumento in Europa: West Nile, chikungunya e dengue sotto osservazione

Le zanzare si aggrappano all'interno di un barattolo carico di repellente nel 2024.
Le zanzare si aggrappano all'interno di un barattolo carico di repellente nel 2024. Diritti d'autore  David Zalubowski/AP Photo
Diritti d'autore David Zalubowski/AP Photo
Di Gabriela Galvin
Pubblicato il
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L’Ecdc segnala quasi 470 casi di virus trasmessi dalle zanzare in Europa nel 2025. Italia e Francia tra i Paesi più colpiti da West Nile, chikungunya e dengue

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La stagione delle zanzare in Europa coincide sempre più con quella dei virus che questi insetti possono trasmettere. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), da inizio anno sono stati registrati quasi 470 casi di infezione da West Nile, chikungunya e dengue.

Il fenomeno è in crescita, alimentato dai viaggi internazionali e dalle estati più calde legate ai cambiamenti climatici, che favoriscono la diffusione delle zanzare portatrici di virus.

West Nile: il virus più diffuso quest’anno

Il virus del Nilo occidentale è quello che ha colpito più duramente nel 2025. Otto Paesi europei hanno segnalato casi di infezione, con l’Italia che da sola ne ha registrati 274, seguita dalla Grecia con 35, dalla Serbia con nove e dalla Romania con sei.

Anche Francia, Ungheria, Spagna e Bulgaria hanno riportato un numero limitato di contagi. In Italia si sono verificati almeno dieci decessi e la maggior parte delle persone colpite sono uomini sopra i 65 anni, spesso ricoverati in ospedale. Secondo l’Oms, circa una persona su 150 sviluppa complicazioni gravi come encefalite o meningite, che possono risultare fatali.

Chikungunya: boom di casi in Francia

La chikungunya, pur non essendo endemica in Europa, ha registrato un picco in Francia con 111 casi confermati quest’estate, distribuiti in ventidue focolai, di cui sedici ancora attivi. Anche in Italia sono stati segnalati sette casi.

Il caldo estivo favorisce la trasmissione del virus e l’Ecdc osserva che le infezioni si concentrano soprattutto tra luglio e agosto. I sintomi comprendono febbre, nausea, mal di testa, eruzioni cutanee, dolori muscolari e articolari, spesso debilitanti e di lunga durata. Sebbene gravi complicazioni e decessi siano rari, bambini e anziani restano i più vulnerabili. Nell’Unione europea sono stati approvati due vaccini, ma non esistono terapie specifiche.

Dengue: sporadici casi in Europa occidentale

La dengue rimane invece più contenuta, con undici casi in Francia, quattro in Italia e due in Portogallo, probabilmente contratti a Madeira già nel 2024. L’Ecdc segnala che la zanzara responsabile della diffusione del virus si è ormai stabilita in gran parte del continente, mentre un’altra specie è particolarmente diffusa a Madeira, a Cipro e nell’area del Mar Nero.

La maggior parte delle persone infettate non manifesta sintomi o presenta disturbi lievi, ma nei casi più seri la dengue può causare febbre alta, dolori diffusi, nausea ed eruzioni cutanee, fino a diventare potenzialmente letale. Non esistono farmaci specifici e la prevenzione si concentra sull’evitare le punture di zanzara.

Il 2025 conferma così una tendenza che preoccupa epidemiologi e autorità sanitarie: malattie un tempo considerate tropicali stanno diventando sempre più frequenti in Europa. Viaggi, cambiamento climatico e globalizzazione rendono questi virus parte della nuova normalità sanitaria estiva, e per il momento la difesa più efficace resta la prevenzione.

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