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Febbre del Nilo: aumentano i casi in Italia. Ecco cosa c'è da sapere

Le zanzare, vettori del West Nile Virus
Le zanzare, vettori del West Nile Virus Diritti d'autore LM Otero/AP
Diritti d'autore LM Otero/AP
Di Stefania De Michele
Pubblicato il
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In Italia continuano ad aumentare i casi di West Nile Virus (WNV), malattia infettiva virale, trasmessa dalle punture di zanzara: sono 232 quelli accertati, 8 i decessi

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La prima vittima italiana del 2024 è stata, lo scorso luglio, una donna di 80 anni. Da allora sono stati registrati altri sette decessi a causa della febbre del Nilo Occidentale (o febbre West Nile).

In Italia continuano ad aumentare i casi di West Nile Virus (WNV), malattia infettiva virale, trasmessa dalle punture di zanzara. A fotografare la situazione è l'Istituto Superiore di Sanità nel bollettino che riassume i risultati delle attività di sorveglianza, aggiornati al 29 agosto.

Nello specifico, i vettori del virus West Nile sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all'uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza.

In aumento i casi di febbre West Nile in Italia

In tutto, sono 232 i casi confermati dall'inizio di maggio (61 segnalati nel periodo 22-28 agosto). Di questi, 131 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (4 Piemonte, 1 Lombardia, 27 Veneto, 5 Friuli Venezia Giulia, 80 Emilia-Romagna, 3 Campania, 2 Puglia, 1 Calabria, 1 Sardegna, 2 casi importati dagli Stati Uniti e 5 dall'Albania), 29 casi asintomatici identificati in donatori di sangue (2 Piemonte, 8 Lombardia, 5 Veneto, 2 Friuli- Venezia Giulia, 11 Emilia-Romagna, 1 Campania), 72 casi di febbre (2 Piemonte, 1 Lombardia, 46 Veneto, 20 Emilia-Romagna, 1 Calabria, 1 caso importato da Oman e 1 dal Marocco).

Salgono a 36 le province con dimostrata circolazione di WNV in vettori/animali/uomo appartenenti a 11 Regioni. Nello stesso periodo è stato segnalato un caso di Usutu virus (un flavivirus trasmesso principalmente dalle zanzare infette, e ha manifestazioni cliniche simili alla West Nile) in provincia di Modena.

La mappa dei decessi parla di una vittima in Piemonte, una in Veneto, una in Friuli-Venezia Giulia, due in Emilia-Romagna. Nel 2023 i decessi legati alla febbre del Nilo nel nostro Paese erano stati 27. L'anno prima 37.

Il cambiamento climatico favorisce la diffusione della malattia

Il rischio di contrarre malattie causate soprattutto dalle punture delle zanzare, come malaria, Dengue, Chikungunya, Zika Virus e, appunto, la febbre West Nile, è in aumento. In Italia così come in Europa.

Gli esperti temono che il cambiamento climatico possa favorire la diffusione di questa malattia in luoghi generalmente meno esposti, o portarla in nuovi luoghi.

Più le temperature aumentano, meglio le zanzare si riproducono, più rapida diventa la propagazione del virus
Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri

Ma gli esperti chiedono di non indulgere nell'allarmismo. Nella maggior parte dei casi il West Nile Virus non presenta sintomi gravi e non richiede trattamenti o terapie paricolari. I numeri sono bassi: in circa 1 caso su 150, il virus può portare a gravi infezioni del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e delle membrane che lo rivestono (meningi).

Uno sguardo sulla malattia: sintomi e incidenza

Circa il 20% delle infezioni da WNV nell'uomo può causare la febbre West Nile. Chi ne è affetto presenta diversi sintomi: mal di testa, malessere, febbre, vomito e affaticamento.

Meno dell'1% sviluppa una malattia grave che colpisce il sistema nervoso, spiega il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Il Centro ricorda anche le modalità di trasmissione del virus, tramite puntura di zanzara infetta.

Circa l'80% delle infezioni umane non presenta sintomi. La maggior parte dei casi si verifica tra luglio e settembre, quando le zanzare sono attive.

"Il virus WNV ha un'ampia circolazione a livello geografico in Europa a causa dell'abbondanza di zanzare Culex pipiens, responsabili della diffusione del virus. Questa specie di zanzara è originaria dell'Europa e presente in tutto il suo territorio".

Come proteggersi

Le misure di protezione personale per prevenire l'infezione includono la raccomandazione di dormire in stanze con zanzariere o aria condizionata e l'uso di repellenti per zanzare e di indumenti che coprano la maggior parte del corpo. L'ECDC fornisce aggiornamenti epidemiologici settimanali con informazioni sui luoghi di infezione, e report mensili più dettagliati che forniscono anche i numeri dei casi umani e animali segnalati.

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