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Covid: in Europa aumentano i casi della variante Xec. Ecco cosa sappiamo

Lee Jin-man/AP Foto
Lee Jin-man/FotoAP Diritti d'autore Lee Jin-man/AP Photo
Diritti d'autore Lee Jin-man/AP Photo
Di Gabriela Galvin
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

La sottovariante è stata segnalata in almeno 11 Paesi europei dopo essere emersa in Germania, ma finora non soddisfa i criteri per essere considerata una variante preoccupante

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Secondo gli esperti una nuova variante di coronavirus che si sta diffondendo in Europa e nel mondo potrebbe presto diventare dominante. La variante Xec è un ibrido delle precedenti sottovarianti omicron KS.1.1 e KP.3.3, attualmente dominante in Europa. Ma, stando agli esperti, le mutazioni di Xec potrebbero aiutarla a diffondersi più facilmente quest'autunno.

Secondo un portavoce del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) la nuova variante per il momento non desta preoccupazione. "Ad oggi è stato segnalato un numero molto limitato di rilevamenti di Xec", ha dichiarato il portavoce.

Gli scienziati hanno identificato per la prima volta la variante Xec a Berlino nel mese di giugno e da allora è stata rilevata in almeno 11 Paesi europei e in altri quattro in tutto il mondo. Finora la variante Xec costituisce almeno l'1% di tutti i campioni sequenziati in Slovenia, Belgio, Germania e Paesi Bassi, secondo i dati dell'istituto no-profit statunitense Scripps Research aggiornati all'inizio di questo mese. È stata identificata anche nel Regno Unito, in Danimarca, Francia, Irlanda, Svezia, Italia e Spagna.

Vaccinarsi prima dell'inverno

I dati di sequenziamento presentano alcuni limiti. I campioni virali sottoposti a sequenziamento genomico non sono una rappresentazione diretta dei casi circolanti nella comunità e non tutti i laboratori stanno procedendo al sequenziamento allo stesso ritmo. Ciò significa che i ceppi che compaiono nei dati di sequenziamento "potrebbero non rappresentare la reale prevalenza delle mutazioni nella popolazione", afferma Scripps Research.

Tuttavia questo può offrire indizi precoci sull'evoluzione del virus, dando ai ricercatori e alle agenzie mediche il tempo di decidere se sono necessarie contromisure specifiche, come vaccini modificati o raccomandazioni di salute pubblica.

Gli esperti ritengono che i vaccini esistenti dovrebbero essere efficaci contro la variante Xec. "Prevediamo che Xec abbia proprietà simili alle varianti attualmente in circolazione, senza cambiamenti nella gravità dell'infezione o nell'efficacia del vaccino contro la malattia grave", ha dichiarato un portavoce dell'Ecdc a Euronews Next.

L'Ecdc raccomanda di vaccinarsi prima della stagione invernale, dato che la protezione diminuisce nel tempo. "La vaccinazione è la misura più efficace per proteggersi dalle forme più gravi di Covid-19 e dall'influenza stagionale".

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