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Cercapersone esplosi in Libano, morti e migliaia di feriti, Hezbollah: Israele pagherà

Esplosione in Libano
Esplosione in Libano Diritti d'autore Petros Karadjias/AP
Diritti d'autore Petros Karadjias/AP
Di Ilaria CicinelliMaria Michela D'Alessandro
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Migliaia di persone sono rimaste ferite e oltre dieci sono morte in seguito all'attacco hacker che ha colpito il Libano. Si tratta soprattutto di membri di Hezbollah. Esplosioni arrivano anche dalla Siria, dove 7 persone sono morte. Hezbollah: Israele pagherà

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Migliaia di persone sono rimaste ferite e almeno 11 sono morte nell'attacco hacker in Libano che ha portato martedì all'esplosione simultanea di centinaia di cercapersone. Sette i morti accertati finora in Siria.

Per Hezbollah Israele è "pienamente responsabile" dell'attacco. Secondo il New York Times i cercapersone che Hezbollah aveva ordinato all'azienda taiwanese Gold Apollo sarebbero stati manomessi prima di raggiungere il Libano. Secondo il quotidiano newyorkese gli esplosivi sono statipiazzati accanto alla batteria di ogni dispositivo ed è stato inserito un meccanismo per causare le esplosioni a distanza. I cercapersone sono stati fatti esplodere simultaneamente con un messaggio. Anche la Cnn riferisce che le esplosioni sono conseguenza di una operazione di Mossad ed esercito israeliano.

Hezbollah: “Continueremo a sostenere Gaza, Israele pagherà per quello che ha fatto”

Hezbollah ha assicurato che le operazioni a sostegno di Gaza continueranno, anche dopo l'ondata di esplosioni di cercapersone in Libano per le quali il movimento sciita sostenuto dall'Iran accusa Israele.

“La Resistenza islamica in Libano continuerà, oggi come in tutti i giorni passati, le sue operazioni benedette a sostegno di Gaza, del suo popolo e della sua resistenza, e in difesa del Libano, del suo popolo e della sua sovranità", ha affermato il gruppo libanese Hezbollah in una dichiarazione diffusa via Telegram.

Stati Uniti: "Non siamo stati informati degli attacchi in Libano e Siria, Hezbollah obiettivo legittimo"

Gli Stati Uniti non sono stati informati in anticipo e non sono stati coinvolti nelle esplosioni di cercapersone utilizzati da Hezbollah in Libano. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller: “Posso dirvi che gli Usa non sono stati coinvolti, non erano a conoscenza di questo incidente in anticipo e, a questo punto, stiamo raccogliendo informazioni”. Miller non ha voluto commentare il sospetto che le esplosioni siano state organizzate da Israele, ha però considerato l'organizzazione filoiraniana libanese un “obiettivo legittimo”.

L'alto rappresentante dell'Ue: "Danni a civili pesanti e indiscriminati"

"In seguito alla serie di esplosioni di ieri in Libano, ho chiamato il Ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib. Mi ha informato dell'esplosione di un elevato numero di dispositivi elettronici in molte aree del Paese. Migliaia di persone sono rimaste ferite, centinaia in condizioni critiche, gli ospedali sono al collasso", così in una nota l'ufficio dell'Alto rappresentante dell'Unione europea.

"Anche se gli attacchi sembrano essere stati mirati, hanno avuto pesanti e indiscriminati danni collaterali tra i civili, ci sono bambini tra le vittime".

"Considero questa situazione estremamente preoccupante. Non posso che condannare questi attacchi che mettono in pericolo la sicurezza e la stabilità del Libano e aumentano il rischio di escalation nella regione", prosegue la nota.

"L'Unione europea invita tutte le parti interessate a scongiurare una guerra totale, che avrebbe pesanti conseguenze per l'intera regione e non solo".

Almeno 11 morti e oltre 4mila feriti in Libano, 200 persone in gravi condizioni

Tra i morti in Libano ci sono una bambina e due membri dell'organizzazione estremista sciita Hezbollah, secondo quanto riferito dal gruppo. Il leader di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah,non è rimasto ferito nell'esplosione. Gli agenti che hanno perso la vista in seguito alle esplosioni sarebbero invece circa 500.

La tv libanese Al Jadeed, citando fonti mediche, ha parlato nella notte tra martedì e mercoledì di 4mila feriti. Centinaia le persone in gravi condizioni. Tra i feriti anche l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Aman.

Attacchi in Libano e Siria

Israele ha condotto numerosi altri attacchi nel resto del Libano dalla mattina di martedì.

Il ministero dell'informazione di Beirut ha dichiarato che Tel Aviv ha bombardato le località di Majidiye, Aita Shaab e Blida, provocando tre morti, due feriti e notevoli danni. Gli attacchi aerei hanno preso di mira anche Hula e Markaba, dove è stato segnalato l'uso di proiettili al fosforo bianco, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Ansa.

L'uso di questi proiettili è stato segnalato anche nell'area di Khiam. Un incendio è divampato in seguito a diversi bombardamenti di Israele tra tra Kfar Kila e Deir Mimas Altri attacchi israeliani si sono concentrati su Abbasiye. Un aereo israeliano ha poi colpito una casa a Taybe e bombardato altri edifici ad Aitarun.

Diverse segnalazioni riguardanti l'esplosione dei cercapersone in dotazione dei membri di Hezbollah sono arrivate martedì anche dalla Siria, dovesette persone sarebbero morte nel quartiere Seyedah Zeinab di Damasco, ha riferito Saberin News, un'agenzia di stampa affiliata al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, diversi membri di Hezbollah sono arrivati ​​negli ospedali di Damasco dopo l'esplosione dei loro ordigni.

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