Meccanismo di Antikythera, come gli antichi greci guardavano il cielo

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Di Euronews
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Decifrati i frammenti di testo recuperati nel mare davanti alla piccola isola greca un secolo fa. Si trattava di uno strumento astronomico avanzatissimo per l'epoca.

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Per oltre un secolo dalla sua scoperta, in un antico relitto, l’esatto funzionamento del Meccansimo di Antikythera, dal nome della piccola isola al largo della quale è stato ritrovato, è stato un rompicapo che pareva irrisolvibile.

Da poche parole decifrate dai frammenti degli ingranaggi di bronzo, contorti e corrosi, gli esperti ritenevano si trattasse di uno strumento astronomico. Ma molto altro restava da comprendere.

Dopo oltre un decennio di sforzi, compiuti con l’utilizzo di apparecchiature all’avanguardia, un team internazionale di scienziati è riuscito a leggere circa 3.500 caratteri del testo di spiegazione, un quarto dell’orginale.

Il team afferma di aver decifrato praticamente tutto quello che si trovava sui frammenti rimasti. Affermano si trattasse di una sorta di guida filosofica alla galassia. E, forse, il più antico computer meccanico al mondo.

Alexander Jones, docente di storia delle scienze antiche all’Università di New York spiega che “ci sono delle cose particolari che abbiamo appreso dal testo, circa il modo in cui venivano predette le eclissi e quali cose legavano alle eclissi, all’incirca nel 100 avanti cristo. Così come qual era la loro comprensione dei movimenti planetari. Ed è davvero importante, perché parliamo di un periodo del quale sappiamo molto poco sull’astronomia greca”.

Le dimensioni originali del meccanismo erano quelle di un contenitore da ufficio, incassato nel legno. Funzionava con una manovella. La scoperta del meccanismo di Antikythera è stato come trovare un motore a combustione nella tomba di Tutankhamon.

“Sappiamo ormai molto di cosa facesse il meccanismo” dice ancora Jones. “Ma si può ancora discutere sul suo scopo. Qaul era l’obiettivo di chi lo ha creato? Cosa si aspettava che facesse chi lo ha commissionato? La mia sensazione è che non si tratti dello strumento di ricerca di uno scienziato che lo impiegasse per le sue osservazioni,ma che avesse uno scopo educativo”.

Secondo i ricercatori, il testo decifrato prova che il meccanismo era capace di mostrare i movimenti dei cinque pianeti conosciuti dagli astronomi dell’epoca. Nella quale l’osservazione degli astri poteva anche portare a cambiare una decisione politica.

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