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Esclusivo: La legge Ue sul rimpatrio dei migranti non prevederà hub in Paesi terzi

Migranti sbarcano al porto di "La Estaca" a Valverde, sull'isola canaria di El Hierro, Spagna, 26 agosto 2024.
Migranti sbarcano al porto di "La Estaca" a Valverde, sull'isola canaria di El Hierro, Spagna, 26 agosto 2024. Diritti d'autore  AP Photo/Maria Ximena
Diritti d'autore AP Photo/Maria Ximena
Di Eleonora Vasques
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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La nuova legislazione dell'Ue sui rimpatri dei migranti sarà presentata martedì a Strasburgo dal commissario europeo per la migrazione Magnus Brunner e non prevede l'introduzione di hub al di fuori del territorio dell'Unione

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La prossima legislazione sul rimpatrio dei migranti dall'Unione Europea al loro Paese d'origine non includerà i cosiddetti hub di rimpatrio in Paesi terzi al di fuori del territorio dell'Ue, ha dichiarato a Euronews una fonte che ha familiarità con il progetto di legge.

La legislazione, che sarà presentata martedì prossimo a Strasburgo durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, mira a creare regole armonizzate in tutto il blocco sulle procedure di rimpatrio dei cittadini non europei nei loro Paesi di origine quando le loro domande di asilo vengono respinte.

Gli hub per il rimpatrio sono stati concepiti come centri in Paesi terzi al di fuori del blocco, dove i richiedenti respinti potrebbero attendere di essere rimandati nel loro Paese d'origine.

Come riportato in precedenza da Euronews, la Commissione europea stava valutando la possibilità di introdurre tali centri. Diversi Stati membri, tra cui Austria, Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Italia, Lettonia e Malta, hanno appoggiato la proposta.

Molte organizzazioni della società civile considerano gli hub per il rimpatrio molto controversi, sottolineando che questi centri potrebbero portare a detenzioni infinite e a violazioni dei diritti umani. L'attuale legislazione dell'Ue vieta alle autorità di inviare i migranti contro la loro volontà in Paesi con i quali non hanno un legame.

Alcuni tentativi di creare modelli simili - come quello dell'Italia in Albania, ad esempio - sono stati pesantemente criticati come disumani e inefficaci.

La prima ministra italiana Giorgia Meloni aveva concordato con il suo omologo albanese Edi Rama l'invio di 36mila richiedenti asilo in attesa del verdetto dei giudici sulla richiesta di accoglienza. Ma il progetto per ora non è partito, con numerose sentenze dei giudici italiani che hanno imposto il rientro dei migranti trasferiti in Albania in Italia.

Non è la prima volta che l'Ue tenta di introdurre una legislazione sui rimpatri. Durante l'ultimo mandato legislativo, il blocco ha approvato un pacchetto completo di leggi per regolare la gestione della migrazione nell'Unione, chiamato patto sulla migrazione e l'asilo.

La legge sui rimpatri ha finito per non essere approvata a causa della forte opposizione del Parlamento europeo a procedere.

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