Turner Prize: la britannico-nigeriana Nnena Kalu vince uno dei massimi riconoscimenti d’arte al mondo. Premiata per sculture e disegni di forte impatto, realizzati con materiali riciclati.
Turner Prize: Nnena Kalu, artista originaria di Glasgow, è la prima persona con disabilità intellettiva a vincere il premio, tra i riconoscimenti più ambiti e prestigiosi dell’arte internazionale.
È nota per le sue sculture e i suoi disegni dai colori intensi, descritti dal presidente della giuria e direttore di Tate Britain, Alex Farquharson, come “audaci e coinvolgenti, con una raffinata complessità”.
Negli ultimi anni Kalu, 59 anni, con una comunicazione verbale limitata, ha costruito una reputazione internazionale. Gran parte del suo lavoro consiste in forme sospese simili a bozzoli, rivestite da strati di materiali riciclati e riutilizzati: nastro da pacchi, pellicola trasparente, tessuti e corde.
Kalu è stata candidata per la sua presentazione nell’ambito di ‘Conversations’ alla Walker Art Gallery, a Liverpool, e per ‘Hanging Sculpture 1 to 10’ a Manifesta 15, a Barcellona.
La ripetizione di gesti e movimenti, evidente anche nei suoi disegni a vortice, caratterizza la sua pratica, che riunisce “una padronanza unica di materiali, colore e gesto e risposte altamente affinate allo spazio architettonico”.
Come vincitrice riceve 25.000 sterline (€28.596). Gli altri artisti finalisti ricevono 10.000 sterline ciascuno (€11.438).
I finalisti di quest’anno hanno presentato una varietà di media e discipline, dalle pratiche tradizionali come la pittura alle installazioni.
Una mostra dei loro lavori è in corso alla Cartwright Hall Art Gallery, a Bradford, fino al 22 febbraio 2026, nell’ambito delle Bradford 2025 UK City of Culture celebrations.