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Crisi Venezuela-Usa, l’Iran si schiera con Maduro: “Provocazioni da Washington”

Nicolas Maduro
Nicolas Maduro Diritti d'autore  Copyright 2023 The Associated Press. All rights reserved
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Di Juan Carlos De Santos Pascual
Pubblicato il
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L’Iran esprime sostegno totale al Venezuela mentre cresce la tensione con gli Usa. Trump avverte Maduro, scoppia una battaglia legale negli Stati Uniti e aumentano le incertezze sulla partecipazione di María Corina Machado al Nobel per la Pace

L’Iran ha espresso martedì il proprio sostegno “incondizionato” al Venezuela in un momento di forte tensione con gli Stati Uniti. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha contattato telefonicamente Nicolás Maduro, denunciando le “provocazioni” di Washington e ribadendo che l’alleanza tra Teheran e Caracas rimane salda.

Il gesto arriva mentre il crescente dispiegamento militare statunitense nei Caraibi mantiene alta l’allerta nella regione e ha già portato alla cancellazione di numerosi voli da e per il Venezuela.

Trump: “I giorni di Maduro sono contati”

Ad alimentare un clima già incandescente ha contribuito il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che in un’intervista a Politico ha dichiarato che Maduro sta vivendo “i suoi ultimi giorni” al potere.

Interrogato su una possibile invasione terrestre, Trump non l’ha esclusa, richiamando le operazioni militari avviate dagli Usa nei Caraibi con il pretesto della lotta al narcotraffico. Caracas accusa Washington di usare tale argomentazione come copertura per azioni più aggressive.

Usa: azione legale contro l’amministrazione Trump

Nel frattempo, negli Stati Uniti, gruppi per i diritti civili - tra cui il Center for constitutional rights e l’Aclu di New York - hanno denunciato l’amministrazione Trump per costringerla a rendere pubblica la giustificazione legale degli attacchi contro presunte imbarcazioni di narcotrafficanti in acque internazionali da settembre.

Secondo le organizzazioni, tali operazioni hanno causato almeno 87 morti. La causa, presentata presso la corte federale del distretto meridionale di New York, mira a ottenere la divulgazione di un parere dell’Office of legal counsel (Olc) del Dipartimento di Giustizia, che avrebbe dato copertura giuridica agli attacchi.

La risposta di Caracas: “Il Venezuela si difenderà”

Da Caracas, il governo ha ribadito che il Venezuela è un Paese “di pace”, ma pronto a difendersi da qualsiasi aggressione via terra, mare o aria.

Il presidente dell’Assemblea Nazionale Jorge Rodríguez ha accusato gli Stati Uniti di voler creare “uno scenario conflittuale”, definendo “ipocrita” la narrativa antidroga.

Il ministro della Difesa Vladimir Padrino López ha aggiunto: “Abbiamo la determinazione di combattere per la nostra libertà”, sostenendo che il Paese ha risposto “con dignità” alle minacce statunitensi.

Nobel per la Pace: giallo sulla presenza di María Corina Machado

Nel frattempo cresce l’incertezza sulla partecipazione della leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado alla cerimonia di consegna del Premio Nobel per la Pace, prevista per mercoledì a Oslo.

L’Istituto ha cancellato la conferenza stampa programmata per martedì, spiegando di non poter confermare se Machado riuscirà a lasciare il Venezuela, dove non è chiaro dove si trovi.

La famiglia, già presente in Norvegia, spera che possa arrivare in tempo, ma al momento non ci sono certezze sulla sua partenza.

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