Il codice etico della FIFA prevede un'interdizione dal calcio fino a due anni per la violazione del dovere di neutralità, anche se non è chiaro se il caso verrà preso in considerazione
Il presidente della FIFA Gianni Infantino è stato denunciato per presunta violazione dell’obbligo di neutralità politica, dopo il suo aperto sostegno al presidente degli Stati Uniti Donald Trump e l’assegnazione di un premio per la pace allo stesso leader statunitense.
A presentare le denunce è stata FairSquare, organizzazione londinese per i diritti umani, che martedì ha annunciato di aver chiesto agli organi etici della FIFA di aprire un’indagine formale.
La FIFA, dal canto suo, ha dichiarato che il proprio comitato etico non commenta casi potenziali o in corso, senza confermare la ricezione della denuncia.
Possibile violazione dell’obbligo di neutralità
Secondo il codice etico FIFA, la violazione del dovere di neutralità politica può portare a una sospensione fino a due anni dall’attività calcistica. Non è però chiaro se l’organo etico avvierà effettivamente un procedimento.
Negli ultimi anni, osservatori esterni hanno segnalato che l’attuale struttura disciplinare della FIFA sarebbe meno indipendente rispetto a quella attiva un decennio fa, quando l’allora presidente Sepp Blatter fu rimosso dall’incarico.
Il sostegno a Trump e il premio contestato
Infantino, nel corso del 2024, ha lodato pubblicamente Trump e alcune sue politiche, arrivando a suggerire che il presidente statunitense avrebbe meritato il Premio Nobel per la Pace.
In occasione del sorteggio dei gironi dei Mondiali 2026, tenuto venerdì scorso a Washington, Trump ha ricevuto l’inaugurale Premio FIFA per la Pace, alla presenza dei leader politici di Stati Uniti, Canada e Messico, i tre Paesi ospitanti della prossima Coppa del Mondo maschile.
FairSquare sostiene che l’assegnazione del premio rappresenti “una chiara violazione della neutralità politica”, soprattutto perché rivolta a un leader in carica. Inoltre, secondo fonti interne citate informalmente, all’interno della FIFA non sarebbe chiaro come e da chi il nuovo premio sia stato istituito.
“Se il signor Infantino ha agito unilateralmente, senza autorizzazione statutaria, ciò costituirebbe un grave abuso di potere”, afferma l’organizzazione nella sua denuncia di otto pagine.
Critiche ricorrenti a FIFA e governance
Non è la prima volta che FairSquare si oppone alle decisioni della FIFA: l’organizzazione ha già denunciato l’assegnazione dei Mondiali 2034 all’Arabia Saudita, sollevando dubbi sul rispetto dei diritti umani, e ha criticato la governance dell’ente calcistico, definita opaca e lenta nell’affrontare potenziali violazioni, come nel caso delle squadre israeliane degli insediamenti che partecipano al campionato nazionale.
Il caso Infantino–Trump aggiunge ora un nuovo capitolo alle controversie sulla politicizzazione del calcio mondiale e sulla gestione del potere all’interno della FIFA.