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Zelensky a Roma per gli incontri con Papa Leone XIV e Giorgia Meloni

Zelensky ha incontrato a Londra con il premier Keir Starmer (nella foto), Macron e Merz
Zelensky ha incontrato a Londra con il premier Keir Starmer (nella foto), Macron e Merz Diritti d'autore  AP Photo/Thomas Krych
Diritti d'autore AP Photo/Thomas Krych
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky è a Roma per incontrare Papa Leone XIV e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo il summit con i "Volenterosi" a Londra

Volodymyr Zelensky viene ricevuto martedì a Roma da Papa Leone XIV e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dopo un'agenda fitta di colloqui diplomatici lunedì a Londra e Bruxelles.

La giornata italiana del presidente ucraino inizia con l'incontro alle 9:30 con il Pontefice. A seguire nel primo pomeriggio il faccia a faccia con Meloni, che era collegata in videoconferenza con il meeting ristretto dei Volenterosi a Downing Street.

La presidente del Consiglio ha ribadito in quell'occasione che "è fondamentale aumentare il livello di convergenza su temi che toccano gli interessi vitali dell'Ucraina e dei suoi partner europei" e sull'importanza "dell'unità di vedute tra Ue e Stati Uniti per il raggiungimento di una pace giusta e duratura".

Meloni ha cercato finora una via di mezzo tra la prossimità del governo italiano alla linea della Casa Bianca sulle questioni internazionali e le posizioni più filo-ucraine degli alleati europei.

La cena di Zelensky a Bruxelles con Rutte, Costa e von der Leyen

Quanto all'Unione Europea l'intento è "continuare a sostenere fermamente il Paese", come espresso dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e da quello del Consiglio europeo, Antonio Costa, dopo una cena a Bruxelles lunedì con il leader ucraino e il segretario generale della Nato, Mark Rutte.

"Le nostre proposte di finanziamento sono sul tavolo", ha affermato von der Leyen, "l'obiettivo è un'Ucraina forte, sul campo di battaglia e al tavolo dei negoziati".

Rimaniamo inflessibili nel nostro sostegno all'Ucraina”, ha precisato poi la presidente dell'organismo esecutivo di Bruxelles in un messaggio pubblicato su X. Aggiungendo che “la sicurezza dell'Ucraina deve essere garantita a lungo termine come una prima linea di difesa dell'Ue”.

Da parte sua Zelensky ha ribadito ai leader europei - al premier britannico, Keir Starmer, al presidente francese, Emmanuel Macron, e al cancelliere tedesco, Friederich Merz incontrati nel pomeriggio a Londra - che il governo ucraino non ha "né il diritto legale né quello morale" di cedere i propri territori alla Russia.

"La Russia insiste fermamente affinché rinunciamo ai territori. Ma noi non vogliamo assolutamente rinunciare a nulla. È per questo che stiamo lottando", ha detto Zelensky. Secondo il quale "gli Stati Uniti stanno lavorando per trovare un compromesso che soddisfi entrambe le parti".

Cosa vogliono gli Usa da Kiev in questa fase

Sembra tuttavia, secondo due funzionari ucraini citati dal sito Axios, che gli Usa stiano premendo su Kiev affinché accetti il piano di pace del presidente Donald Trump, stando a quanto emerso dal colloquio telefonico di due ore avuto dal leader ucraino lo scorso fine settimana con i negoziatori Usa, Steve Witkoff e Jared Kushner.

Il piano per l'Ucraina, presentato originariamente in 28 punti a Ginevra a inizio mese e poi corretto su richiesta di Kiev e Bruxelles, sarebbe "peggiorato" dopo l'incontro a Mosca tra gli inviati di Trump e il presidente russo, Vladimir Putin, la scorsa settimana al Cremlino.

La stessa fonte ha affermato che nel corso della telefonata i due negoziatori statunitensi sembravano volere un chiaro "sì" da Zelensky al piano di Trump: "Sembrava che gli Stati Uniti stessero cercando di venderci in modi diversi la volontà russa di annettere l'intero Donbass e che gli americani volessero che Zelensky accettasse tutto nel corso della telefonata".

Alexander B. Gray, ex capo del Consiglio di sicurezza nazionale nel corso del primo mandato di Trump e oggi membro dell’Atlantic Council, ha sottolineato al Corriere della Sera che “gli Stati Uniti non vogliono la sconfitta di Kiev, ma una soluzione realistica".

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