Il governo serbo ha firmato un accordo con l'Ue a luglio per l'estrazione del litio. La miniera di Rio Tinto spera di iniziare a estrarre la materia prima, utile alla produzione di batterie per auto elettriche, entro il 2028
Gli ambientalisti serbi si preparano a scendere in trincea. Questo fine settimana sono previste proteste diffuse in tutto il Paese, con oltre la metà della popolazione contraria all'estrazione del litio nella valle dello Jadar.
Proteste contro Rio Tinto
Le proteste di massa contro le attività estrattive avevano bloccato gran parte di Belgrado e altre parti della Serbia nel 2021, prima che i piani per l'apertura della miniera di Rio Tinto fossero ritirati. Tuttavia, all'inizio del mese la Corte costituzionale serba ha annullato la decisione e il governo serbo ha firmato un accordo con l'Ue a luglio. Rio Tinto spera di iniziare a estrarre il litio entro il 2028.
L'accordo per l'approvvigionamento di litio
Solo poche settimane fa il Cancelliere tedesco Olaf Scholz è stato a Belgrado, nel solco della politica di diversificazione delle fonti di approvvigionamento di litio, fondamentale ad esempio per le batterie delle auto elettriche. Scholz ha avviato il partenariato Ue con la Serbia nel tentativo di contrastare il dominio cinese nel settore.
La Cina ha prodotto il maggior numero di auto elettriche nel 2023 e alcuni esperti temono che il costo contenuto di questi veicoli possa avere un impatto sull'economia tedesca, che dipende in larga misura dall'industria automobilistica.
"I costi ambientali collaterali"
La Germania ha l'ambizione di produrre 15 milioni di auto elettriche entro il 2030, per rispettare le promesse dell'Ue in materia di cambiamenti climatici. Ma l'estrazione del litio non è esente da problemi, tra cui l'utilizzo di grande quantità di acqua, l'inquinamento delle risorse idriche, l'alterazione del ciclo idrologico, l'aumento di anidride carbonica, l'incremento delle scorie minerarie.
Ma gli obiettivi green sono controversi non solo per "i costi ambientali collaterali", ma anche per le scelte politiche che sottendono. Il litio può essere trovato in grandi quantità in altri Paesi, tra cui l'Austria, la Repubblica Ceca e il Portogallo, ma sembra che l'Ue voglia mantenere il lavoro sporco al di fuori del proprio territorio.