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Serbia, Scholz da Vučić per firmare un accordo sull'estrazione del litio a nome dell'Ue

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz Diritti d'autore Kin Cheung/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Kin Cheung/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Michela Morsa
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Scholz e il presidente serbo Aleksandar Vučić firmeranno un memorandum d'intesa tra l'Unione europea e il governo serbo su una "partnership strategica" sulle materie prime sostenibili, sulle catene di fornitura delle batterie e sui veicoli elettrici

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è in Serbia per discutere di un accordo provvisorio per l'estrazione del litio nel Paese balcanico, un mega progetto che potrebbe aiutare l'Europa a ridurre la sua dipendenza dalla Cina per questa materia prima, ma che è stato aspramente criticato da ambientalisti e gruppi di opposizione.

Scholz ha incontrato il presidente serbo Aleksandar Vučić in un "vertice sulle materie prima critiche", durante il quale sarà firmato un memorandum d'intesa tra l'Unione europea e il governo serbo su una "partnership strategica" sulle materie prime sostenibili, sulle catene di fornitura delle batterie e sui veicoli elettrici.

Verrà inoltre firmata una lettera di intenti tra il governo serbo e diverse aziende legate al progetto di estrazione del litio e ai produttori di batterie per auto. Il memorandum conterrà un “impegno a rispettare elevati standard ambientali e di sostenibilità”, ha dichiarato il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.

Lo sfruttamento della valle serba di Jadar

Il litio è una sostanza fondamentale per la produzione di batterie per veicoli elettrici e attualmente la Cina domina la catena di approvvigionamento delle batterie agli ioni di litio. La Germania, prima per produzione automobilistica nell'Ue, sta cercando di assicurarsi il litio per i suoi produttori di veicoli elettrici, mentre Bruxelles lotta per ridurre la sua dipendenza dalle importazioni cinesi.

Nella valle occidentale serba di Jadar è stata scoperta quella che è ritenuta la più grande miniera di litio conosciuta in Europa. Finora non era possibile sfruttarne le risorse, dal momento che una sentenza della Corte costituzionale l'aveva vietato, cancellando un progetto da 2,4 miliardi di dollari lanciato dal gigante minerario britannico-australiano Rio TInto in seguito a massicce proteste della popolazione, contraria a causa dei potenziali rischi per l'ambiente.

All'inizio del mese una nuova sentenza ha però ribaltato la decisione, permettendo al governo serbo di rimettere in moto un progetto di estrazione. Vučić e altri funzionari serbi hanno dichiarato che l'estrazione del litio andrà avanti se la Germania e altri Stati dell'Ue costruiranno fabbriche per le loro batterie in Serbia, invece di esportare direttamente le materie prime nei loro Paesi.

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