NewsletterNewslettersEventsEventiPodcasts
Loader
Seguiteci
PUBBLICITÀ

Medio Oriente, timori di un'escalation per l'uccisione di Haniyeh

Ismail Haniyeh aveva 61 anni e viveva a Doha, in Qatar, come molti leader di Hamas
Ismail Haniyeh aveva 61 anni e viveva a Doha, in Qatar, come molti leader di Hamas Diritti d'autore Dalati Nohra/AP
Diritti d'autore Dalati Nohra/AP
Di Vincenzo Genovese
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

L'assassinio del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh provoca timori per un allargamento del conflitto in Medio Oriente

PUBBLICITÀ

L'Ayatollah iraniano Ali Khamenei minaccia una "dura punizione" per Israele, visto che l'attacco che ha portato alla morte di Haniyeh è avvenuto a Teheran. Il governo iraniano ha proclamato tre giorni di lutto nazionale, mentre il leader dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha decretato una giornata di lutto, con bandiere degli edifici istituzionali palestinesi a mezz'asta in tutta la Cisgiordania.

"Dobbiamo cercare il modo per allentare le tensioni ed evitare una guerra"
Josep Borrell
Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri

I fronti aperti di Israele

Le minacce dell'Iran verso Israele fanno temere l'allargamento di un conflitto già aperto fra il Paese e alcuni degli Stati vicini. Mentre proseguono gli attacchi israeliani nella striscia di Gaza, che hanno provocato quasi 40mila morti finora, negli ultimi giorni si sono intensificati gli scontri a fuoco con il gruppo paramilitare Hezbollah alla frontiera con il Libano.

In uno di questi attacchi, l'esercito israeliano ha rivendicato l'uccisione del numero due di Hezbollah Fuad Shukr, considerato responsabile della recente strage di bambini a Majdal Shams e della morte di molti altri civili israeliani.

Israele ha rafforzato la sicurezza nelle sue missioni diplomatiche in tutto il mondo, riporta il sito israeliano Ynet, e il primo ministro Benjamin Netanyahu ha convocato il gabinetto di sicurezza, dopo essersi riunito nella notte fra il 30 e il 31 luglio con il ministro della DifesaYoav Gallant, secondo indiscrezioni riferite dal portale Ynet.

Le reazioni nel mondo

L'alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri Josep Borrell ha accolto la notiza con cautela, parlando ai giornalisti durante una visita in Vietnam

"Devo aspettare maggiori informazioni prima di fare qualsiasi commento. Ma in precedenza c’è stata un’escalation al confine tra Israele e Libano, mentre la guerra a Gaza continua. Ho parlato con il ministro degli Esteri libanese Bou Habib mentre ero in Laos. Posso solo dire che dobbiamo cercare il modo per allentare le tensioni ed evitare una guerra che avrebbe un impatto sull’intera regione e oltre. E serve un cessate il fuoco a Gaza adesso".

Molto nette e dirette, invece, le condanne da parte di Cina e Russia.

"Ci opponiamo fermamente e condanniamo l'assassinio.Temiamo che questo incidente possa portare a un’escalation e a turbolenze nella regione", ha detto Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri di Pechino. "La Cina ha sempre sostenuto la risoluzione delle controversie regionali attraverso negoziati e dialoghi. Bisognerebbe raggiungere quanto prima un cessate il fuoco generale e permanente nella Striscia di Gaza, per evitare un’ulteriore escalation di conflitti e scontri".

"Condanniamo fermamente questo attacco. Riteniamo che tali azioni siano dirette contro i tentativi di portare la pace nella regione e potrebbero destabilizzare notevolmente una situazione già tesa", le parole di Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, riportate da Interfax.

Anche il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin è preoccupato per una possibile escalation in Medio Oriente, ma non ritiene che una guerra allargata nella regione sia inevitabile, e soprattutto conferma il sostegno americano a Israele.

"Se lo Stato di Israele verrà attaccato, certamente lo aiuteremo a difendersi. Lo abbiamo fatto ad aprile e lo faremo di nuovo. Ma non vogliamo accada nulla di tutto ciò. Lavoreremo per calmare le acque, e affrontare i problemi con mezzi diplomatici".

L'importanza di un cessate il fuoco a Gaza, comunque, è stata ribadita anche dall'amministrazione statunitense con le parole del Segretario di Stato Antony Blinken, che ha parlato con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Teheran, i funerali di Haniyeh nell'ombra di un attacco a Israele

Libano, alcune compagnie cancellano i voli da e per Beirut

Germania, entrano in vigore i nuovi controlli alle frontiere terrestri