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Zelensky, la richiesta di armi e l'invito alla Russia al prossimo vertice sulla pace

Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa
Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa Diritti d'autore Efrem Lukatsky/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Efrem Lukatsky/Copyright 2024 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Nel corso della prima conferenza stampa dal ritorno dagli Usa, il presidente ucraino apre per la prima volta alla partecipazione di Mosca alla conferenza che si terrà a Kiev. Al contempo, chede agli alleati un impegno maggiore sull'invio di armi

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Un passo verso l'intesa, ma senza dare segni di resa. Da una parte, l'invito alla Russia a partecipare alla prossima conferenza di pace; dall'altra, la richiesta di almeno 25 sistemi di difesa aerea Patriot e di aerei da guerra F-16 agli alleati occidentali.

Volodymyr Zelensky, nel corso della prima conferenza stampa dal ritorno degli Stati Uniti, tenutasi lunedì a Kiev, ribadisce l'importanza del supporto all'esercito ucraino, e per la prima volta apre alla presenza della Russia ai colloqui per trovare un'intesa sulla fine del conflitto. Una novità importante, dopo l'assenza di Mosca al vertice di metà giugno in Svizzera.

Penso che i rappresentanti russi dovrebbero partecipare a questo secondo vertice
Volodymyr Zelensky
Presidente dell'Ucraina

"Penso che i rappresentanti russi dovrebbero partecipare a questo secondo vertice", ha affermato Zelensky, auspicando un'intesa per un incontro di questo tipo a novembre.

Sempre nella giornata di lunedì, il ministero della difesa spagnolo ha ufficializzato l'invio di 10 carri armati "Leopard" e altri mezzi di supporto militare, tra cui escavatori e un numero significativo di razzi anticarro.

Nel corso della conferenza stampa, il presidente ucraino ha parlato anche dell'eventualità che Donald Trump vinca le elezioni presidenziali statunitensi di novembre, affermando di essere convinto di poter instaurare una proficua collaborazione.

Il candidato repubblicano, sopravvissuto per centimetri a un tentato omicidio nella giornata di sabato, ha dichiarato di essere in grado, in caso di rielezione, di porre fine in breve tempo alla guerra tra Russia e Ucraina.

L'orgoglio della sovranità ucraina

Lunedì, nella cattedrale di Santa Sofia, a Kiev, si è celebrata la giornata dell'indipendenza ucraina; un'altra occasione per ribadire l'orgoglio della nazione ucraine e l'importanza della resistenza contro Mosca.

"Tutti coloro che lottano per l'Ucraina, lavorano, uniscono il mondo, studiano, diffondono la verità e preparano la Russia a rispondere di tutto ciò che ha fatto contro di noi. Voi siete il nostro Stato", ha affermato Zelensky nel corso del suo intervento

La festa nazionale è stata introdotta per la prima volta nel 2021 in occasione del 30° anniversario dell'indipendenza dell'Ucraina e del giorno del battesimo della Rus' di Kiev, quando il cristianesimo fu introdotto per la prima volta nella regione.

"Stiamo combattendo contro un nemico terribile. Un nemico che non può essere definito umano. E che è infinitamente lontano dal vero cristianesimo", ha voluto affermare Zelensky nel corso della celebrazione, insistedo sulla contrapposizione manichea tra bene e male, rispetto dei diritti e della vita, e loro sopraffazione.

"La sua essenza è la rovina. La morte che porta con sé. E che dobbiamo superare. L'Ucraina non soccomberà al male che sparge sangue per la propria malata autoaffermazione. Che disprezza la verità, sia umana che divina, e svaluta tutti tranne se stesso".

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