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Chi è Keir Starmer, il prossimo primo ministro del Regno Unito

Il leader laburista Keir Starmer nell'ultimo giorno di campagna elettorale nel Regno Unito, luglio 2024
Il leader laburista Keir Starmer nell'ultimo giorno di campagna elettorale nel Regno Unito, luglio 2024 Diritti d'autore AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Jack Schickler
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Il 61enne avvocato ha portato il partito da uno dei peggiori risultati elettorali del Labour cinque anni fa a ottenere una larghissima maggioranza nelle elezioni poliiche di giovedì nel Regno Unito

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Il Regno Unito ha una nuova maggioranza laburista e un nuovo leader, il segretario del partito, Kier Starmer, che rimpiazzerà il conservatore Rishi Sunak al numero 10 di Downing Street.

Ma chi è l nuovo primo ministro del Regno Unito?

Starmer è un avvocato per i diritti umani e poi procuratore a Londra

Nato nel 1962 a Londra, Starmer è stato avvocato per i diritti umani prima di passare i magistratura dal 2008 al 2013. Sposato con due figli, ha un passione per il calcio (per la squadra londinese delll'Arsenal) pari quasi a quella per la politica.

Durante la campagna elettorale ha tenuto a sottolineare le sue origini operaie, menzionando ripetutamente durante i dibattiti televisivi che suo padre era un attrezzista e sua madre un'infermiera.

In effetti, la sua associazione con la politica di sinistra è di lunga data: condivide il suo raro nome di battesimo con Keir Hardie, che fondò il Partito laburista alla fine del XIX secolo.

Nel 2015 è diventato deputato per la circoscrizione di Camden, a nord di Londra, dove nel 2019 ha ottenuto quasi il 65 per cento dei voti, un buon risultato per un'elezione che altrimenti ha visto perdite consistenti per i laburisti.

Starmer è stato successore di Corbyn alla guida del Labour

Starmer è diventato leader del partito nel 2020, con oltre il 56 per cento dei voti, quando si è dimesso Jeremy Corbyn, che aveva portato i laburisti a diverse sconfitte elettorali.

In questi anni il nuovo premier britannico ha anche accumulato esperienza sulle questioni europee, essendo stato il portavoce di Corbyn per la Brexit dal 2016 al 2020, un periodo in cui il fervore politico sui risultati del fatidico referendum del Regno Unito era al suo apice.

Ha sostenuto le ragioni della permanenza nell'Ue e poi ha ripetutamente spinto il governo conservatore a presentare una strategia di uscita più sviluppata o addirittura a indire un ulteriore referendum sulla questione.

Tuttavia, il programma elettorale di Starmer non prevede il ritorno al mercato unico o all'unione doganale dell'Ue, anche se ha dichiarato che vorrebbe migliorare il "pasticciato" accordo sulla Brexit di Boris Johnson.

Regno Unito, Starmer è un pragmatico su Europa e ambiente

Non è l'unica area in cui Starmer ha mostrato una notevole dose di pragmatismo all'avvicinarsi della possibilità di una vittoria elettorale.

La sua recente marcia indietro sull'impegno a finanziare investimenti verdi per 28 miliardi di sterline (33 miliardi di euro) all'anno, un'inversione di rotta che secondo lui era necessaria per far quadrare i conti, è stata criticata dai sindacati e dagli ambientalisti.

Inoltre, non è riuscito a risanare i rapporti con la sinistra del suo stesso partito, in particolare con Corbyn, che Starmer ha sospeso dal partito a causa di uno scandalo di antisemitismo.

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