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Grecia: i giovani dai 17 anni voteranno per la prima volta alle elezioni europee

In Grecia i giovani a partire dai 17 anni potranno esprimere le proprie preferenze alle elzioni europee di giugno
In Grecia i giovani a partire dai 17 anni potranno esprimere le proprie preferenze alle elzioni europee di giugno Diritti d'autore Euronews
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L'età di voto per le elezioni europee è stata abbassata a 17 anni in Grecia. Migliaia di studenti minorenni potranno esprimere per la prima volta la propria preferenza. Soluzioni simili sono state adottate in Austria, Germania, Malta e Belgio consentiranno ai giovani di votare a partire dai 16 anni

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Per la prima volta in Grecia l'età di voto è stata abbassata. I giovani dai 17 anni in su potranno esprimere la loro preferenza alle prossime elezioni europee di giugno. Altri paesi del blocco hanno adottato soluzioni simili: Austria, Germania, Malta e Belgio consentono ai giovani di votare a partire dai 16 anni.

Questa per i giovani greci è una preoccupazione, ma anche e, soprattutto, una chance per far sentire la propria voce.

"È una bella opportunità per noi giovani di 17 anni che con il nostro voto possiamo rimodellare l'Europa ed eleggere nuove persone al Parlamento europeo. Politici che rappresenteranno meglio le nostre idee, la nostra volontà, cioè l'Europa che vogliamo vedere in futuro", ha detto a Euronews Simela Mavromati, una giovane studentessa ateniese.

"Sono certamente preoccupata per le tematiche come l'istruzione e l'ambiente e la pace nei territori europei".

I giovani studenti greci hanno voglia di sentirsi inclusi, vogliono contribuire allo sviluppo del loro Paese e al miglioramento dell'Unione europea.  

"Credo che non ci sia giovane che non veda gli errori della nostra società e che la maggior parte di noi si senta impotente", ha detto Ilia Kotsali, un'altra studentessa greca. "Con l'opportunità che ci viene data, la nostra voce può essere ascoltata nelle istituzioni europee". 

Internet è un mezzo potentissimo che aiuta i giovani a informarsi, a capire le dinamiche delle istituzioni europee, a condividere idee e iniziare discussioni e i social media hanno un ruolo cruciale in questo. Tuttavia, alcuni ragazzi non sfruttano al meglio questi mezzi. Secondo Ilia Kotsali spesso gli studenti sono sfiduciati e considerano le elezioni un fardello.

"Credo che non sia colpa dell'Unione europea quanto di noi stessi che non siamo pienamente informati sull'Ue e sulle elezioni europee in generale. Credo che la maggior parte dei giovani veda come un peso l'andare a votare".

Per Bruxelles è importante che i giovani partecipino nel maggior numero possibile alle votazioni europee. Per questo molti partiti e il Forum europeo della gioventù si battono per abbassare l'età minima di voto ai giovani europei a 16 anni.

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