EventsEventi
Loader

Find Us

FlipboardLinkedin
Apple storeGoogle Play store
PUBBLICITÀ

Vent'anni fa il più grande allargamento dell'Unione Europea

Nel 2004 entrarono nell'Ue dieci nazioni
Nel 2004 entrarono nell'Ue dieci nazioni Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Virginia Mayo/Copyright 2022 The AP. All rights reserved
Di Andrea Barolini
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il 1 maggio 2004 il totale dei Paesi membri dell'Unione europea passò da 15 a 25, con l'ingresso di Stati dell'Europa centrale e orientale e di due nazioni insulari

PUBBLICITÀ

Venti anni fa, a Strasburgo, si teneva la cerimonia per il più grande allargamento della storia dell'Unione europea. Era il 1° maggio 2004 e i presidenti dei parlamenti dei dieci Paesi che entravano nell'Ue consegnarono le bandiere dei loro Paesi all'allora presidente del Parlamento europeo, Pat Cox.

Le conseguenze economiche, sociali e politiche dell'allargamento

Così, gli Stati membri passarono da 15 a 25, con l'adesione delle repubbliche baltiche, di cinque Paesi dell'Europa centrale e due insulari (Malta e Cipro). L'allargamento ha portato benefici - secondo Michael Emerson, ricercatore presso CEPS Brussels - ma dal punto di vista politico c'è ancora della strada da fare: "Posso dire è che l'andamento economico è stato molto buono, poiché tutti i nuovi Stati membri sono cresciuti più velocemente rispetto ai vecchi Stati membri. La stabilità finanziaria, anche, è stata ragionevolmente buona. Dal punto di vista dei cittadini, le migrazioni in entrata e in uscita sono avvenute in modo molto libero e ordinato. Certo, dal punto di vista politico c'è qualche ostacolo sulla strada, in Polonia e Ungheria e forse anche in Slovacchia".

I dieci nuovi Stati membri entrati nel 2004 hanno apportato un aumento del 20% della popolazione complessiva dell'Ue. E anche il territorio è cresciuto di una quota simile. Per quanto riguarda il Pil, l'aumento è stato di quasi il 9%, ma il dato pro capite è invece diminuito.

In vista un possibile nuovo allargamento con nove Paesi candidati

A un decennio di distanza dal grande allargamento, però, sono sorti problemi di non poco conto. Nei casi di Ungheria e Polonia è stata attivata la procedura prevista dall'articolo 7 dei Trattati, che può essere applicata in caso di violazioni sistematiche dei valori fondamentali dell'Unione. Gli strumenti volti a proteggere gli interessi finanziari comunitari sono stati adottati invece solo contro Budapest. Non a caso, inUngheria i cittadini appaiono ancora oggi divisi sull'adesione all'UE.

Ciò nonostante, l'Europa deve prepararsi ad un'altra sfida: un nuovo allargamento, con ad oggi nove Paesi che hanno presentato domanda di adesione. Secondo Emerson, è necessario prepararsi alla possibilità che anche nei nuovi Paesi possano venire riscontrate violazioni di valori e interessi comuni: "Per quanto riguarda i Balcani, potrà andare allo stesso modo, con l'attivazione meccanismi di salvaguardia sul piano politico. Naturalmente, l'Ucraina è un caso unico ed enorme. E non sappiamo come finirà la guerra".

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Charles Michel: l'Unione europea deve allargarsi o affrontare una "nuova cortina di ferro"

L'Unione Europea vuole ampliare le sanzioni all'Iran dopo l'attacco a Israele

Unione europea: l'80% delle nostre leggi sono determinate da Bruxelles?